La Corte di Cassazione si è difatti pronunciata per la prescrizione dei reati di omissione di atti d'ufficio e favoreggiamento nei confronti di Laudonio, che era stato in precedenza condannato dai giudici della Corte d'Appello di Salerno a sei mesi di reclusione, con l'accusa di non aver sequestrato la sala operatoria in cui Federica Monteleone fu operata. Laudonio, che risulta sospeso dal Consiglio Superiore della Magistratura dal 2009, già in precedenza era stato assolto dall'accuso di falso in merito alla mancata verbalizzazione delle dichiarazioni del dott. Michele Soriano, relativamente all'impianto elettrico della sala operatoria, che sarebbe stato cambiato il giorno successivo alla morte di Federica.