La requisitoria tenuta questa mattina dal procuratore di Paola Pierpaolo Bruni che ha ricostruito i particolari dell'inchiesta e quanto emerso durante il dibattimento
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La Dda di Catanzaro ha chiesto 9 anni di reclusione per l’ex sindaco di Rende, Sandro Principe, accusato di aver favorito con le sue condotte da amministratore, il clan “Lanzino-Ruà” di Cosenza. In udienza il pubblico ministero Pierpaolo Bruni, attuale capo della procura di Paola, ha spiegato le ragioni della richiesta, partendo da ciò che è emerso nel corso dell’istruttoria dibattimentale, fino ai contenuti delle intercettazioni.
Non meno importante il dato documentale della sentenza di primo grado, rito abbreviato, dove erano stati condannati Adolfo d’Ambrosio e Michele Di Puppo, entrambi esponenti della cosca degli italiani e operanti nel comune di Rende.
La pubblica accusa inoltre ha invocato la condanna di Umberto Bernaudo, ex sindaco di Rende, a 8 anni di carcere. Per Pietro Paolo Ruffolo invece chiesti 7 anni e 6 mesi. Infine per Giuseppe Gagliardi, il pm Bruni ha richiesto due anni di reclusione. Ora la palla passa al collegio difensivo composto dagli avvocati Franco Sammarco, Franz Caruso, Francesco Tenuta, Paolo Sammarco, Anna Spada e Francesco Calabrò.