Secondo alcune testimonianze, i malfattori avrebbero un accento straniero e si sposterebbero a bordo di una Fiat Panda di colore chiaro. Gli episodi sarebbero decine. Le ultime segnalazioni arrivano da alcune contrade di Diamante
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Si spacciano per marescialli dei carabinieri, hanno l'accento straniero e si sposterebbero a bordo di una Fiat Panda di colore chiaro. È l'identikit dei truffatori che da giorni seminano il panico nella zona dell'altro Tirreno cosentino, spaventando le vittime per estorcere loro soldi e oro. Le segnalazioni sono ormai decine. Secondo diverse testimonianze, i malfattori dicono di avere in ostaggio un famigliare, arrestato in flagranza di reato, e chiedono il riscatto per la liberazione. Si rivolgono principalmente a persone fragili o anziane che, terrorizzate e colte di sorpresa, pagano le somme senza battere ciglio, salvo rendersi conto solo in un secondo momento di essere state truffate. Le ultime segnalazioni di colpi andati a segno arrivano dalle contrade Lauro e Cammarotea di Diamante. Ovviamente, i veri carabinieri non agiscono in questo modo e non chiedono mai soldi ai cittadini, in nessun caso. Si tratta dunque di una palese truffa. Di conseguenza, nel caso in cui ci si renda conto di essere al cospetto dei malviventi, bisogna immediatamente avvisare le forze dell'ordine chiamando il numero di emergenza 112.
L'annuncio del Comune di Belvedere Marittimo
I casi si stanno moltiplicando al punto che persino il Comune di Belvedere Marittimo è stato costretto a emettere un avviso sulla pagina ufficiale dell'ente: «Fate attenzione - ha scritto l'ente guidato da Vincenzo Cascini - stanno telefonando sulle utenze fisse spacciandosi per carabinieri, riferendo che un congiunto ha provocato un incidente ed è fermo in caserma, per la liberazione chiedono denaro oppure oro. Avvisate i vostri parenti per non cadere in questa truffa».
La testimonianza
Tra le tante testimonianze social, c'è quella di un uomo che ha vissuto la disavventura sulla propria pelle. Dalla sua testimonianza si evincerebbe che nella zona di Diamante e la popolosa frazione di Cirella, dove di recente si sono registrati diversi casi. Il copione sembrerebbe sempre lo stesso. I truffatori chiamano a casa di persone anziane o facilmente impressionabili, comunicano la drammatica notizia e chiedono il riscatto. Poi si aggirano nei pressi dell'abitazione finita nel mirino, pronti a incassare il bottino. «Non lasciatevi ingannare», è l'appello dell'uomo, che dalla propria pagina Facebook mette in guardia i concittadini. È bene ricordare, ancora una volta, che le forze dell'ordine non chiedono mai soldi o gioielli ai cittadini, per nessuna ragione al mondo.