VIDEO | Tra gli indagati ci sono farmacisti, magazzinieri e corrieri. Sono accusati di aver messo in piedi un'associazione a delinquere dedita al furto e alla ricettazione di medicinali
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Associazione a delinquere finalizzata al furto e alla ricettazione di farmaci destinati all'uso umano e veterinario. Con queste accuse formulate a vario titolo, i carabinieri del Nas di Catanzaro stanno eseguendo, nelle province di Catanzaro e Cosenza, 14 misure cautelari a carico di 13 indagati (10 arresti domiciliari, 1 divieto di dimora e 3 misure interdittive di divieto di esercitare la professione di farmacista per 12 mesi).
Nel mirino degli inquirenti magazzinieri, corrieri e farmacisti. I farmaci e altra merce, trafugati da due depositi di spedizione, venivano immessi sul mercato clandestino.
Gli indagati
Emanuel Jesu Alfieri, Catanzaro
Andrea Butera, Lamezia Terme
Pietro Cerra, Lamezia Terme
Silvana Di Donato, Cosenza
Salvatore Folino Raso, Lamezia Terme
Erika Fragale, Soveria Mannelli
Antonio Gariano, Catanzaro
Maurizio Gariano, Catanzaro
Diego Grandinetti, Rogliano
Salvatore Melina, Girifalco
Sara Michienzi, Catanzaro
Tommaso Roberto Nero, Lamezia Terme
Le indagini
L’indagine è iniziata a dicembre del 2020, a seguito di una segnalazione da parte di una casa farmaceutica di livello nazionale che sospettava, a seguito di continui ammanchi, di presunti furti di interi colli di medicinali, che avvenivano prevalentemente nel territorio lametino. I successivi approfondimenti investigativi, compiuti anche attraverso intercettazioni telefoniche e telematiche, hanno consentito di raccogliere numerosi elementi per ritenere che un magazziniere e corrieri di farmaci avessero costituito una vera e propria organizzazione, ben collaudata, grazie alla quale - secondo l’ipotesi accusatoria - trafugavano dall’interno di un deposito di spedizione intermediario di prodotti farmaceutici, ubicato nell’area lametina.
Si tratterebbe di medicinali ad uso umano e veterinario, per poi rivenderli sul mercato clandestino con sconti superiori anche al 60-70% rispetto ai prezzi di mercato. La tesi investigativa fa supporre che i medicinali venissero sottratti in modo sistematico dai bancali o dai pacchi destinati alle farmacie, in misura tale da non rendere evidente l’ammanco al destinatario, che solo in un secondo momento lamentava la carenza al distributore.
Successivamente l’organizzazione, attraverso una fitta rete di vendita illegale creata per accontentare l’elevata richiesta della clientela della zona, avrebbe proceduto ad accumulare la refurtiva all’interno di depositi abusivi - garage, magazzini - e successivamente a ricettarla al pubblico, nonché presso farmacie, parafarmacie e negozi di vendita di prodotti per animali. Nel periodo delle prime ondate della diffusione del Covid-19 è risultato che la rete di conoscenze degli associati richiedesse, con maggiore insistenza, farmaci antipiretici.
Secondo quanto emerso nelle indagini dei carabinieri del Nas di Catanzaro, la refurtiva potrebbe ammontare a circa 14mila confezioni di medicinali ad uso umano e veterinario, dal valore complessivo di circa 115mila euro di cui 1.650 confezioni di farmaci già rinvenute e sottoposte a sequestro. Nell’ambito dell’attività investigativa, sono stati acquisiti gravi indizi di reità nei confronti di due dei soggetti indagati per furto e ricettazione di farmaci in ordine alla loro partecipazione ad un ulteriore sodalizio criminale, anch’esso costituito da magazzinieri e corrieri, i quali - creando falsi disservizi nel transito delle spedizioni- avrebbero trafugato merce di varia natura (generalmente elettrodomestici e televisori), da un altro deposito di spedizione ubicato nell’area Catanzarese, per poi ricettarli a conoscenti della zona.