Sono stati ottanta, dei quali la metà del Nucleo Anti Sofisticazione, gli uomini impegnati nell’operazione Blu Express coordinata dalla Procura di Lamezia Terme  che ha portato alla luce un articolato sistema di furto, ricettazione e successiva rivendita in nero di farmaci, in particolare per la disfunzione erettile e dopanti. Farmaci che non arrivavano a destinazione, dei quali una parte spariva nel tragitto dall’azienda farmaceutica alla farmacia o che, ancora, venivano ordinati dai dipendenti delle farmacie ad insaputa dei titolari.

Le farmacie compiacenti

Ma c’erano anche farmacie compiacenti che si rifornivano da questa organizzazione criminale per i prezzi ridotti, poi ricaricati al dettaglio, senza tenere in considerazione che i farmaci non presentavano le condizioni di sicurezza di un trasporto ordinario e che a volte, specie per quanto riguarda quelli per la disfunzione erettile, si trattava a volte di medicinali importati da paesi in cui i controlli sono decisamente inferiori rispetto alla nostra normativa.

 

Gli indagati

Dieci le persone indagate, tre dei quali lametini, finiti ai domiciliari. Si tratta di Luigi Strangis, Antonio Bonsignore e Giovanni Butera. Diverse le ipotesi di reato, tra le quali quello di esercizio abusivo della professioni di farmacisti e commercio abusivo. Sequestrata una farmacia di Maida mentre per la farmacia dei Due Mari è in corso un altro filone dell’indagine che vede i titolari vittime.  Nei loro confronti uno degli indagati avrebbe millantato una diretta conoscenza dei vertici dell'Asp e del procuratore capo di Catanzaro, Nicola Gratteri assicurando la possibilità di intervenire su delle controversie amministrative. Perquisizioni sono avvenute nelle province di Catanzaro e Reggio, anche in farmacie, depositi e palestre. Oltre dieci mila le confezioni di farmaci sequestrate perché provento di furto o custodite senza precauzione alcuna in locali non idonei e a temperatura non controllata.