Sono risarcimenti del danno monstre quelli disposti dal gup del Tribunale di Catanzaro, Barbara Saccà, nei confronti di alcuni imputati condannati nel processo Farmabusiness. Nei giorni scorsi si è infatti concluso con 6 assoluzione e 14 condanne il procedimento con rito abbreviato scaturito dall'inchiesta istruita dalla Dda di Catanzaro che ha fatto luce sugli interessi della cosca Grande Aracri di Cutro nel settore farmaceutico.

L'inchiesta

Secondo l'ipotesi dell'accusa, la costituzione del Consorzio Farma Italia e delle società FI Consultans e Farmaeko - specializzate nella distribuzione all'ingrosso di prodotti farmaceutici e parafarmaceutici - avrebbe consentito al clan di riciclare il denaro di provenienza illecita. Pesanti le condanne inflitte con rito abbreviato ma non meno onerosi i risarcimenti del danno disposti dal gup del Tribunale.

Risarcimento 

Nel dispostivo di sentenza vengono condannati tutti gli imputati in solido al pagamento della somma di 500mila euro in favore della Presidenza del Consiglio dei Ministri e di 500mila euro in favore del ministero dell'Interno. Si tratta nello specifico di tutti gli imputati che hanno riportato la condanna in primo grado: Santo Castagnino, Giuseppe Ciampà, Paolo De Sole, Donato Gallelli, Domenico Grande Aracri, Elisabetta Grande Aracri, Salvatore Grande Aracri (79), Salvatore Grande Aracri (86), Giuseppina Mauro, Pancrazio Opipari, Salvatore Romano, Maurizio Sabato, Domenico Scozzafava e Leonardo Villirillo.

Comune di Catanzaro

Alcuni di questi sono stati anche condannati al risarcimento del danno nei confronti del Comune di Catanzaro, che si era costituito in giudizio. Nello specifico, Domenico Scozzafava, Pancrazio Opipari e Donato Gallelli dovranno risarcire il municipio del capoluogo per 20mila euro ciascuno. Mentre Maurizio Sabato dovrà risarcire il Comune di Catanzaro per una somma pari a 10mila euro.