Ha chiesto di essere giudicato con rito abbreviato l'ex presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini, rimasto coinvolto nell'inchiesta Farmabusiness istruita dalla Dda di Catanzaro e che ha fatto luce sui presunti interessi della cosca Grande Aracri nel settore farmaceutico.

L'inchiesta Farmabusiness

Il politico catanzarese era stato sottoposto agli arresti domiciliari con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa poiché pur non facendone parte avrebbe contribuito in qualità di assessore regionale - nel 2014 era titolare della delega al Personale - alla conservazione e al rafforzamento delle capacità operative della cosca promettendo e assicurando in cambio di appoggio elettorale la sua disponibilità garantendo le condizioni per l'avvio e poi l'effettivo esercizio di una attività imprenditoriale per la distribuzione all'ingrosso dei prodotti farmaceutici. In particolare, avrebbe agevolato negli uffici regionali l'iter burocratico per il rilascio delle autorizzazioni per la costituzione del consorzio Farma Italia e della Farmaeko.

Rito abbreviato per Tallini

Successivamente il Tribunale della Libertà aveva annullato l'ordinanza applicativa della misura cautelare rimettendo Domenico Tallini in libertà. Decisione confermata anche dalla Cassazione, a cui la Procura aveva proposto appello. Nei giorni scorsi si è aperta l'udienza preliminare e il legale difensore, Enzo Ioppoli, ha formalizzato la richieste per il suo assistito di poter essere giudicato con rito abbreviato.