Restano ancora poco chiare le cause all’origine del rogo che questa notte ha provocato la morte di tre dei sette componenti di un nucleo familiare residente al quinto piano di un edificio di edilizia popolare in via Caduti 16 marzo 1978 a Catanzaro. Le indagini affidate alla compagnia carabinieri dovranno infatti accertare come l’incendio si sia potuto innescare all’interno dell’appartamento e poi propagarsi così rapidamente da non lasciare scampo alla famiglia che solo in parte è riuscita a mettersi in salvo sui due balconi, dove poi i vigili del fuoco sono riusciti a raggiungerli con l’aiuto di una autoscala.

Aperto un fascicolo di indagine

La Procura di Catanzaro ha intanto aperto un fascicolo di indagine per omicidio e disastro colposo contro ignoti, un atto dovuto per eseguire i primi accertamenti tecnici. Al momento si esclude che possa essersi trattato di una fuga di gas e sembra più accreditata, al contrario, l’ipotesi di un incendio di natura accidentale. Mercoledì sarà svolto dal medico legale che ha ottenuto l'ncarico, l'autopsia sul corpo dei tre deceduti: Saverio Corasaniti, 22 anni, soffriva di autismo e dei suoi due fratelli di 15 e 12 anni.

In giornata una squadra dei vigili del fuoco ha concluso le operazioni di bonifica sullo stabile, gli inquilini dell’appartamento posto al piano superiore a quello dove si è sviluppato l’incendio sono stati evacuati poiché all’esito delle verifiche il solaio è risultato danneggiato. Sono ore di attesa, inoltre, per conoscere l’evoluzione del quadro clinico delle quattro persone tratte in salvo ma in condizioni critiche.

Mamma e figlia in condizioni critiche 

Per Rita Mazzei e la figlia di 10 anni si è reso necessario il trasferimento d’urgenza in elisoccorso fuori regione. La centrale operativa del 118 di Catanzaro – dopo un primo trasporto al pronto soccorso dell’ospedale Pugliese di Catanzaro – ha predisposto i voli diretti al centro grandi ustionati di Bari per la mamma e all’ospedale Santobono di Napoli per la figlia di 10 anni, dove si trova ricoverata in rianimazione pediatrica. La bimba è atterrata alle 8 di questa mattina ed è stata immediatamente sottoposto a tac. Le sue condizioni sono stabili ma i medici si sono riservati la prognosi. Entrambe hanno riportato ustioni su circa il 40% del corpo.

Sono rimasti ricoverati all’ospedale di Catanzaro, invece, il padre Vitaliano Corasaniti e il figlio di 16 anni, entrambi intossicati dopo aver inalato i fumi sprigionati dall’incendio. Entrambi sono intubati e restano in osservazione nel reparto di rianimazione. Solo nelle prossime ore si potrà capire l’entità del danno che le esalazioni hanno provocato nei polmoni.