Una denuncia per dire basta a chi, con l'appoggio di medici curanti compiacenti, si ammala ad hoc, magari in occasione delle festività o dei ponti o, ancora, come sembrerebbe presumere da questo caso, in conflitto con il datore di lavoro. Accade a Lamezia Terme. A presentarsi alla Procura della Repubblica è stato Giuseppe Costanzo, presidente della Lamezia Multiservizi, società partecipata dal Comune da anni in perenne conflitto con il proprio bilancio, complici anche tutti i comuni che non le versano quanto dovrebbero.

 

Secondo il presidente,l'abitudine da parte di alcuni lavoratori di ricorrere a certificati di malattia ad hoc sarebbe fin troppo diffusa nell'azienda, al punto da inficiarne il funzionamento. Ma a dare il via alla richiesta di un approfondimento e di indagini specifiche, sarebbe stato un caso in particolare, in cui, scrive in una nota Costanzo, "è apparsa paradossale ed inverosimile l'insorgenza dello stato di malattia, formalmente coperto da certificato medico, di un dipendente in coincidenza di determinate circostanze aventi carica conflittuale nei confronti del datore di lavoro". Il tutto a poche settimane da quando Costanzo e il suo vice Tavella, ricevettero minacce di morte via posta e in un regione, la Calabria, che, secondo i dati diffusi dalla Cgia, vede una media per ogni lavoratore del settore pubblico di 34, 6 giorni di malattia all'anno, con un picco di malanni il lunedì.

 

Tiziana Bagnato