False perizie per consentire al boss emergente Andrea Mantella di lasciare il carcere ottenendo misure meno afflittive come gli arresti domiciliari o il trasferimento in cliniche psichiatriche.

Il prossimo 9 luglio si aprirà il processo che vede alla sbarra avvocati, medici e lo stesso esponente della cosca Lo Bianco Barba operante a Vibo Valentia, Andrea Mantella, oggi collaboratore di giustizia.

Ed è in parte dalle dichiarazioni rese dal pentito che hanno avuto avvio le indagini della direzione distrettuale antimafia di Catanzaro per ricostruire il sistema di false perizie e che questa mattina hanno portato al rinvio a giudizio complessivamente nove persone, tutte accusate a vario titolo di frode processuale, truffa, corruzione, favoreggiamento, reati aggravati dalle modalità mafiose.

Fra questi figurano anche l’avvocato catanzarese Salvatore Staiano e l’avvocato vibonese Giuseppe Di Renzo, entrambi legali di Andrea Mantella, che in diverse occasioni avrebbe depositato istanze di revoca delle misure cautelari allegando false consulenze tecniche allo scopo di ottenere la scarcerazione.

Fra i medici finiti a giudizio vi è invece Massimiliano Cardamone che, ad esempio, nel 2007 aveva stilato una perizia in cui si dichiarava Mantella affetto da disturbo dell’adattamento, ansia, umore depresso e idee suicidarie allo scopo di attestarne l’incompatibilità con il regime carcerario. Tutta documentazione che risulterebbe falsa sulla base delle stesse dichiarazioni rese dal pentito vibonese, ma smentite anche da successive consulenze tecniche.

Le persone rinviate a giudizio

Rinviati a giudizio complessivamente Andrea Mantella, 46 anni, di Vibo Valentia, attuale collaboratore di giustizia; Francesco Lo Bianco, 48 anni, di Vibo (cugino di Mantella); l’avvocato Salvatore Staiano, 63 anni, di Soverato, legale del Foro di Catanzaro; l’avvocato Giuseppe Di Renzo, 46 anni, del Foro di Vibo Valentia; Silvana Albani, 69 anni, di Camerino; il medico della clinica Villa Verde di Donnici, Luigi Arturo Ambrosio, 82 anni di Castrolibero; Domenico Buccomino, 66 anni, di Cosenza; Massimiliano Cardamone, 43 anni di Catanzaro, specialista medico-legale; Antonio Falbo, 56 anni di Lamezia Terme.

 

Optano invece per il rito abbreviato i seguenti imputati: Massimo Rizzo, 57 anni, di Catanzaro; Antonella Scalise, 62 anni di Crotone; Mauro Notarangelo, 51 anni di Catanzaro, psichiatra e consulente di parte; Santina La Grotteria, 46 anni, di Vibo Valentia, compagna di Mantella. La loro posizione verrà discussa domani, 11 febbraio.