La Dda di Catanzaro lo accusa di aver favorito con la sua attività i boss della 'ndrangheta. Cinque anni anche per lo psicologo Ruffolo, mentre gli altri due imputati sono stati assolti
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Il tribunale collegiale di Cosenza, ha emesso nella tarda serata di oggi, la sentenza di primo grado relativo al processo sulle presunte false perizie ai boss della ‘ndrangheta calabrese.
I giudici, al termine della Camera di Consiglio, hanno condannato il noto psichiatra di Cosenza, Luigi Arturo Ambrosio, legale rappresentante della clinica “Villa Verde“, a 6 anni e 6 mesi di reclusione (libertà vigilata per due anni e interdizione dai pubblici uffici). La Dda di Catanzaro, nel corso della requisitoria, aveva chiesto 10 anni di carcere, ritenendolo quasi come un concorrente esterno all’associazione mafiosa dei Forastefano, operante nel comune di Cassano all’Ionio.
Le altre posizioni processuali si concludono così: 5 anni per Antonio Ruffolo, psicologo di “Villa Verde”, assolti il medico Gabriele Quattrone e Caterina Rizzo, sposata con l’ex collaboratore di giustizia, Antonio Forastefano.
Nel collegio difensivo figurano gli avvocati Innocenzo Palazzo, Franco Sammarco, Enzo Belvedere, Carlo Monaco, Annamaria Domanico e Nicola Rendace. Le difese preannunciano ricorso in appello.