Il gup del tribunale dì Cosenza, Piero Santese, ha rinviato a giudizio tutti i 28 imputati nel processo sul crac della Banca di credito cooperativo di Cosenza.

Devono rispondere di un buco finanziario quantificato in circa 23 milioni di euro e determinato, secondo la tesi dell'accusa, dalla concessione di mutui e prestiti, deliberati dal consiglio di amministrazione, in favore di persone ed aziende ad alto rischio di insolvenza, certificato anche dalle centrali di rischio e dai pareri sfavorevoli emessi dall'ufficio fidi della stessa banca.

Figura centrale dell'inchiesta è il presidente dell'istituto di credito Ettore Giacinto Caroselli, 67 anni. Gli altri indagati sono membri del consiglio di amministrazione e del collegio sindacale, tra i quali spiccano le figure del consigliere comunale di Rende Franchino De Rango e del dirigente medico Gianfranco Scarpelli.

Le ventotto persone sono accusate dì bancarotta fraudolenta aggravata dal danno rilevante. Il processo inizierà il prossimo 1 febbraio 2022
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