Il primo cittadino ricollega i due atti intimidatori subiti ai suoi contatti con la Prefettura. In più circostanze, infatti, chiese sostegno al Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica
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«Se deciderò di non indossare più la fascia tricolore non sarà di certo per quanto sta accadendo». Il sindaco di Falerna Daniele Menniti è provato ma determinato. Stamattina l’ennesimo atto intimidatorio a dieci giorni di distanza dall’ultimo. Questa volta nel mirino di ignoti è finita l’autovettura del segretario comunale il cui lunotto posteriore è stato sfondato.
La donna, che viaggia in pullman da Cosenza, ha trovato l’auto danneggiata e in preda al panico l’ha poi spostata nel cortile del Comune. Allertate le forze dell’ordine per individuare gli autori del gesto. Per il sindaco Menniti non si tratta di casualità che l’atto vandalico sia stato compiuto all’indomani del suo incontro con il prefetto di Catanzaro in merito alla sua richiesta di ascolto da parte del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica.
Il primo atto intimidatorio, ricorda il primo cittadino, è stato all’indomani dell’istanza e ha riguardato un’autovettura del Comune. Menniti ricorda di essere stato più volte minacciato sui social, così come gli uomini della Municipale si sono trovati più volte a dovere affrontare duri scontri. Nelle scorse settimana lo stesso sindaco, dopo essere intervenuto in una diatriba tra uomo di Catanzaro e alcuni vigili, sarebbe stato minacciato di percosse.