Dura presa di posizione dell’ordine degli avvocati di Castrovillari che contesta la decisione assunta dal presidente Massimo Lento di sospendere le udienze civili e penali fino al 18 febbraio a causa delle temperature rigide. Arriva la protesta delle toghe per il mancato coinvolgimento preventivo dell’Ordine «salvo poi auspicare una tardiva e postuma collaborazione».

A parere del Coa il «provvedimento doveva essere consequenziale ad una interlocuzione con gli avvocati del Foro, con le organizzazioni sindacali rappresentative dei dipendenti e con il Procuratore della Repubblica. La situazione climatica, sia estiva che invernale - si afferma in una nota - non può essere causa di sospensione, in quanto, l’attività giudiziaria deve essere garantita dal corretto e continuo funzionamento dell’impianto, mentre, ad oggi, si registrano ritardi ed inadempienze intollerabili del manutentore. Ciononostante, questa situazione non ha mai fermato gli Avvocati nel garantire il regolare svolgimento delle udienze».

Secondo i vertici dell’Ordine «il mancato confronto con gli organi dell’avvocatura ha determinato confusione ed incertezze al sistema giustizia, ed a tutti gli operatori del settore, attese le attività istruttorie già programmate. Il periodo di sospensione delle udienze vanificherebbe l’astensione già deliberata dall’Assemblea degli Avvocati per i giorni 14, 15, 16 febbraio 2023, finalizzata alla protesta contro le modalità di espletamento delle ctu nei procedimenti previdenziali di a.t.p., per cui in data odierna il Coa, convocato con urgenza, ha ritenuto opportuno rinviare l’astensione ai giorni 21, 22 e 23 febbraio 2023».

Si «auspica un confronto permanente e proficuo con il Presidente del Tribunale per salvaguardare il servizio pubblico della Giustizia, migliorarne il funzionamento, nell’interesse prioritario dell’utenza e della collettività».