Aumenta il numero tra gli ex ospiti della casa di riposo di Chiaravalle centrale che hanno sconfitto il Covid-19. Altri undici potrebbero essere dimessi ma non trovano ospitalità nelle strutture assistenziali del territorio
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
I reietti, quelli che nessuno vuole. Sono i superstiti del contagio mortale avvenuto a marzo scorso nella casa di riposo di Chiaravalle Centrale Domus Aurea, che dopo esser sopravvissuti agli effetti mortiferi del Covid 19, continuano a portare addosso lo stigma indelebile della malattia anche se guariti e a tutti gli effetti dimissibili. Un primo assaggio di quel che la paura può indurre nel corpo sociale, lo si era già avuto nei giorni frenetici in cui nella rsa si accertavano altissimi tassi di contagio tra dipendenti e ospiti, quando si cercava una soluzione per consentire il trasferimento di tutti gli anziani ammalati ma ricevendo secchi rifiuti.
Lo stigma indelebile della malattia
Una dinamica che si ripete di nuovo in questi giorni ma con contorni ancor più grotteschi se si considera che ad oltre un mese di distanza e a guarigione ormai certificata si fatica ancora a trovare una sistemazione per i superstiti della Domus Aurea. Sono 32 quelli che hanno superato o si apprestano a superare il giro di boa della malattia ma non ancora lo stigma sociale. Già nei giorni scorsi il primario del reparto di Malattie infettive del policlinico universitario di Catanzaro, dove infine sono stati ricoverati quasi tutti, aveva provato ad avviare le procedure di dimissioni che nei fatti si sono scontrate però con il terrore di sanitari e di intere strutture assistenziali. Undici quelli che, guariti dal Covid 19, dovevano già essere dimessi martedì per essere trasferiti in una struttura di lungodegenza a Serra San Bruno. Soli tre quelli che nei fatti hanno trovato ospitalità, altri tre appartenenti al medesimo gruppo sono stati dirottati all'ospedale di Vibo Valentia e ricoverati nel reparto di Malattie infettive benchè non siano più né infetti né malati. I restanti cinque sono rimasti, invece, al policlinico.
La scia di guarigioni
E il gruppo di guariti fortunatamente inizia in questi giorni a rinfoltirsi. Nel reparto Covid del policlinico sono in tutto undici gli ex ospiti della Domus Aurea guariti (con doppio tampone negativo) e quindi dimissibili, altri tre risultano clinicamente guariti ma in attesa di conferma, undici clinicamente guariti ma con tampone ancora positivo e, infine, ancora un altro trasferito ieri dal reparto di Rianimazione e dimissibile già nei prossimi giorni. Conti alla mano, 26 quelli che ancora restano ricoverati al policlinico (6 sono stati trasferiti nei giorni scorsi) sebbene una parte sia già dimissibile ma in cerca di una struttura che li ospiti. E sarà appunto questo il vero nodo da risolvere nei prossimi giorni dall'azienda universitaria Mater Domini di Catanzaro che dopo aver accolto e curato tutti i pazienti non trova la sponda del territorio per riuscire ad abbassare l'indice di occupazione dei suoi posti letto e ritornare così alla normalità.