L'ex le diede fuoco, Maria Antonietta ora ha ripreso a respirare da sola

Dopo il repentino crollo fisico avvenuto lo scorso fine settimana i sanitari hanno stabilito che non è più necessario tenerla intubata. È ancora in coma farmacologico e in pericolo di vita ma per la famiglia si riaccende la speranza

di Angela  Panzera
24 luglio 2019
17:07
Maria Antonietta Rositani
Maria Antonietta Rositani

Arriva una grande buona notizia dal reparto di rianimazione del policlinico di Bari. Maria Antonietta Rositani, la 42enne ricoverata dal 12 marzo scorso dopo che l’ex marito Ciro Russo ha tentato di ucciderla dandole fuoco, nonostante si trovi ancora in condizioni gravi ha ripreso a respirare autonomamente. Tra sabato e domenica ha registrato un aggravamento repentino delle proprie condizioni di salute a causa di un blocco gastrointestinale che le aveva compromesso anche  i polmoni. Trasferita prima in terapia intensiva e poi in rianimazione, la donna era stata operata d’urgenza, indotta in coma farmacologico ed intubata. Questo pomeriggio i medici del nosocomio barese, che ogni giorno l’assistono con grande attenzione, hanno appurato che Maria Antonietta respira da sola. È un grande passo in avanti  per il suo recupero.

 


Il padre: «Speriamo di tirarla fuori da quella stanza»

Una notizia inaspettata e che ha portato tanta felicità tra i familiari soprattutto al padre Carlo che da oltre 20 giorni si trova a Bari a prestarle le cure. «Grazie a Dio ora la mia bambina respira da sola- dice alla nostra testata- non è fuori pericolo, è sempre sedata e c’è sempre il problema ai polmoni, ma respira da sola! Sono distrutto, ma ora sono anche commosso e felicissimo; sono stato con lei cinque ore a tenerle la mano, a sorriderle e a parlarle, e adesso ci hanno dato questa notizia splendida. Piano piano speriamo di tirarla fuori da quella stanza. Adesso voglio solo ringraziare, ha concluso, il tanto affetto ricevuto da centinaia di persone e da chi, pru indossando i camici ospedalieri sia bianchi che verdi, sono per noi degli angeli». La prognosi quindi per la 42enne resta ancora “riservata”, ma il miglioramento odierno rappresenta un grande passo in avanti per il suo recupero. Un recupero che, prima di questa terribile parentesi, aveva registrato un grande miglioramento tanto che ai primi di giugno i medici avevano disposto il suo trasferimento dal reparto di terapia intensiva a quello generico dei “grandi ustionati”.

 

Le complicazioni e la lunga riabilitazione 

Maria Antonietta aveva iniziato ad effettuare sedute riabilitative motorie e anche se la strada da compiere, verso il ritorno a Reggio Calabria era ancora lunga, con tanta forza d’animo stava reagendo. Poi nel weekend appena passato le complicazioni all’intestino e hai polmoni hanno fatto accadere l’inimmaginabile. Un crollo fisico che nessuno si aspettava, né la famiglia né i sanitari. Oggi quindi la speranza di una sua guarigione, anche da questa terribile vicenda, viene alimentata ancora di più da questo leggero miglioramento. Centinaia i messaggi di solidarietà sui social network espressi per lei dagli utenti dove oltre a pregare veniva chiesta giustizia. Giustizia per lei, una donna diventata simbolo contro la violenza di genere, che nonostante le denunce è stata fatta oggetto di una terribile aggressione da parte dell’ex marito che, dopo essere evaso dagli arresti domiciliari, è giunto da Ercolano a Reggio Calabria, per compiere il suo piano criminale. Senza che nessuno l’ abbia impedito.

 

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