VIDEO | Il commissario dell'Asp di Cosenza, Giuseppe Zuccatelli, ha visitato la struttura assieme al sindaco Mundo che ne ha chiesto il potenziamento: «Faremo di tutto per riattivarla ma non potrà accogliere pazienti Covid»
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Il progressivo depotenziamento dell'ospedale è un argomento che ancora infiamma gli animi a Trebisacce. Da 120 posti letto ridotto a 20 di lungodegenza. Oggi sono solo 5 i pazienti ricoverati in reparti vuoti e ali semideserte. Il presidio è stato individuato dal commissario dell'Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, Giuseppe Zuccatelli, per ospitare almeno una parte degli ex degenti della casa di riposo Domus Aurea di Chiaravalle Centrale. «Sono persone che sono state ricoverate al policlinico universitario di Catanzaro» ha chiarito il commissario che in mattinata ha effettuato un sopralluogo assieme al sindaco Francesco Mundo. «Queste persone oggi sono negative, hanno eseguito due tamponi e sono risultati negativi e sono nelle condizioni di salute di poter essere assistite in strutture a bassa intensità di cure. Questa struttura può avere queste condizioni».
Dopo frizioni, equivoci e toni alti si è, infine, trovata una soluzione in grado di mettere tutti d'accordo. Sono stati individuati otto posti letto in una vecchia rsa medicalizzata (un'area sempre all'interno dell'ospedale) oggi vuota che potrebbe essere riattivata in tempi brevi rastrellando il personale necessario ma inutilizzato nel distretto. «In questo momento abbiamo necessità di acquisire letti, comodini e un defribillatore, tutte attrezzature che saranno disponibili nei prossimi giorni - ha chiarito il commissario Zuccatelli -. Giovedì mattina ci incontreremo di nuovo per una riunione organizzativa e poi si potrà iniziare a trasferire i pazienti che sono al policlinico di Catanzaro».
La disponibilità ha però una contropartita: la garanzia di potenziare un presidio che sulla carta è ospedale ma nei fatti non assolve a nessun servizio primario. Sul punto è stato molto chiaro il sindaco di Trebisacce, Francesco Mundo: «Il mio interesse primario è quello di riattivare la struttura, vorrei inoltre rassicurare tutti i cittadini che hanno sparso menzogne dicendo che avremmo ricoverato pazienti Covid. Mi sento di escludere questa possibilità».