Per i 21 indagati nella bufera giudiziaria che travolse la Sacal le accuse vanno dalla corruzione, al peculato, abuso d’ufficio, varie forme di concussione e falso
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Rinvio a giudizio per tutti gli imputati. Si è chiusa così l’udienza preliminare del processo Eumenidi, nato dalla bufera giudiziaria che scosse le fondamenta della società aeroportuale Sacal nel 2017.
Nell'inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Lamezia su presunti illeciti nella gestione dello scalo sono contestati a vario titolo ai 21 indagati i reati di corruzione, peculato, abuso d’ufficio, varie forme di concussione e falso.
Il pubblico ministero ha chiesto il rinvio a giudizio di tutti e 21 gli imputati. Presenti le parti civili: la Sacal, rappresentata dall’avvocato Michele Cerminara, il Comune di Lamezia Terme, con l’avvocato Caterina Restuccia, e la Regione Calabria con l’avvocato Rosario Giuffrè.
Tra i 19 indagati, Massimo Colosimo, Ester Michienzi, Pierluigi Mancuso, Sabrina Mileto, Angela Astorino, Luigi Silipo, Giuseppe Gatto, Floriano Noto, Giuseppe Vincenzo Mancuso, Vincenzo Bruno, Giuseppe Mancini, Floriano Siniscalco, Emanuele Ionà, Bruno Vincenzo Scalzo, Gianpaolo Bevilacqua, Marcello Mendicino, Pasquale Clericò, Ferdinando Saracco, Pasquale Torquato. Proseguono il processo con rito abbrevuagto Paolo Mascaro, difeso dagli avvocati Dina Marasco e Giuseppe Spinelli e Francesco Buffone. Per entrambi il processo è stato rinviato al 25 giugno.