Eugenio Gaudio non avrebbe accettato l'incarico di commissario alla sanità calabrese. È quanto si apprende da molteplici fonti, anche se manca ancora la conferma ufficiale. L'ex rettore della Sapienza era stato indicato come successore di Saverio Cotticelli, dopo il passo falso del nuovo commissario designato, Giuseppe Zuccatelli, costretto a dimettersi senza aver mai completato il passaggio di consegne.

«Motivi personali e familiari me lo impediscono», ha dichiarato a Repubblica l’ex rettore della Sapienza.
«Mia moglie non ha intenzione di trasferirsi a Catanzaro - ha aggiunto -. Un lavoro del genere va affrontato con il massimo impegno e non ho intenzione di aprire una crisi familiare».

La mancata accettazione di Gaudio espone il Governo a nuove critiche per l'incapacità di risolvere una questione che ormai ha conquistato la ribalta nazionale. Ma il contraccolpo si abbatte anche sul presidente facente funzioni della Calabria, Nino Spirlì, che aveva salutato la nomina di Gaudio, come un successo della Regione. Di «Calabria restituita ai calabresi» (Gaudio è cosentino), aveva parlato anche il deputato di Forza Italia Francesco Cannizzaro