Hanno chiesto di essere giudicati con rito abbreviato. Nel mirino dei carabinieri una serie di atti intimidatori messi a segno ad Amaroni, Borgia e Squillace
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Pene tra i 12 e i 6 anni di reclusione sono state invocate questa mattina dal pm, Debora Rizza, nei confronti dei cinque imputati nel procedimento scaturito dall'inchiesta istruita dalla Dda di Catanzaro denominata Pneus. L'operazione, scattata nel maggio del 2021, è stata condotta dai carabinieri del comando provinciale di Catanzaro che ha ricostruito una serie di atti intimidatori posti in essere da febbraio a dicembre 2020 ad Amaroni, Borgia e Squillace, nei confronti di imprese impegnate nell’esecuzioni di lavori stradali.
Nell'ambito del procedimento che si sta svolgendo con rito abbreviato il pubblico ministero ha chiesto la condanna a 12 anni, 6 mesi e 11mila euro di multa nei confronti di Gennaro Felicetta; ha chiesto 10 anni e settemila euro di multa nei confronti di Danilo Vitellio, per Vincenzo Tolone è stata chiesta una pena di 8 anni e seimila euro di multa, per Francesco Borganzone una pena di 3 anni, 4 mesi e tremila euro di multa e, infine, per Rocco Mungo una pena di 6 anni e seimila euro di multa. Ha chiesto di essere giudicato con rito ordinario invece Fabrizio Olivadoti.
Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Salvatore Staiano, Antonio Lomonaco, Sergio Rotundo e Gianfranco Giunta.