Tra i condannati ci sono quattro collaboratori di giustizia ed altri due sono tra gli assolti. Sette le parti offese individuate ma nessuno si è costituito parte civile in giudizio tranne il Comune di Lamezia Terme
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Il gup di Catanzaro Antonio Battaglia, ha condannato 11 persone e ne ha assolte altre 12 nel processo su una serie di estorsioni a locali notturni della movida del Lametino. Tra i condannati ci sono quattro collaboratori di giustizia ed altri due sono tra gli assolti. Sette le parti offese individuate ma nessuno si è costituito parte civile in giudizio tranne il Comune di Lamezia Terme, rappresentato dall'avvocato Caterina Restuccia, e l'Associazione Antiracket, difesa da Carlo Carere. Le estorsioni, secondo l'accusa, consistevano nell'imporre forniture della di una determinata ditta ai locali. In altri casi "mediante minaccia implicita di atti ritorsivi" alcuni imputati pretendevano di entrare gratis nei locali. In altri casi ancora, alcuni degli imputati consumavano gratuitamente.
La sentenza
Le condanne:
Emiliano Fozza 5 anni di reclusione, Michelina Giampà 3 anni e 6 mesi, Giuseppina Giampà 8 mesi, Gianluca Giovanni Notarianni 4 anni e 8 mesi, Aldo Notarianni 1 anno e 6, Luigi Notarianni 1 anni, Luigi Paolino Meliadò 4 anni e 8 mesi, Giuseppe Giampà 1 anno (collaboratore di giustizia), Saverio Cappello 2 anni e 6 mesi (collaboratore di giustizia), Giuseppe Cappello 2 anni e 6 mesi (collaboratore di giustizia), Domenico Giampà 8 mesi in continuazione (collaboratore di giustizia)
Assolti:
Danilo Pileggi (difeso dagli avvocati Antonio Larussa e Antonio Perri), Luciano Trovato (difeso dagli avvocati Antonio Larussa e Francesco Gambardella), Alberto Giampà 37 anni e Alberto Giampà 40 anni (entrambi difesi dall’avvocato Larussa), Domenico Chirico (difeso dall’avvocato Antonio Larussa), Domenico Chirico (difeso dall’avvocato Domenico Villella), Rosa Giampà (difesa dagli avvocati Antonio Larussa e Giuseppe Spinelli), Giuseppe Cappello ‘84 (difeso dall’avvocato Antonio Larussa), Antonio Voci (difeso dagli avvocati Leopoldo Marchese e Alessandra Marchese), Maurizio Molinaro (difeso dagli avvocati Francesco Gambardella e Giusy Caliò), Angelo Torcasio e Umberto Egidio Muraca (collaboratori di giustizia)