Le indagini sono scattate dopo la denuncia della vittima. All’esecuzione dei provvedimenti restrittivi hanno partecipato dalle prime ore dell’alba un centinaio di agenti della polizia di Stato
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Cinque persone, ritenute appartenenti al locale di 'ndrangheta di Cutro, sono state arrestate con l'accusa di estorsione aggravata dal metodo mafioso dalla Polizia di Stato, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Catanzaro su richiesta della Direzione distrettuale antimafia del capoluogo. Il provvedimento è stato disposto al termine di un'indagine avviata nel settembre del 2023 sulla base delle dichiarazioni raccolte da un imprenditore.
Le successive acquisizioni di elementi, frutto di attività di intercettazione telefonica, ambientale e telematica e di riprese video assieme alle dichiarazioni di altri imprenditori, potenziali vittime di fatti analoghi hanno consentito di fare emergere il coinvolgimento nell'attività estorsiva di alcuni componenti delle famiglie Ciampà-Martino. Le ulteriori indagini hanno evidenziato che gli indagati, allo scopo di costringere gli imprenditori presi di mira a versare somme di denaro non dovute, sarebbero stati oggetti di minacce o di tentativi di minaccia.
All'operazione, scattata alle prime ore dell'alba, hanno partecipato un centinaio di donne e uomini della Polizia di Stato, appartenenti alla Squadra mobile di Crotone con la collaborazione del personale del Servizio Centrale Operativo -Sezione Investigativa di Catanzaro e delle Squadre mobili di Catanzaro e Reggio Emilia, del Reparto Prevenzione Crimine di Cosenza e con il supporto delle unità cinofile della Questura di Vibo Valentia.
Questi i nomi delle persone arrestate: Giuseppe Ciampà, 42 anni, Salvatore Ciampà, 36 anni, Francesco Martino, 27 anni, Salvatore Martino, nato a 30 anni, Carmine Muto, 39 anni.