«Noi ogni anno facciamo domanda per il contributo per disabilità gravissima e quest'anno abbiamo avuto questa bellissima sorpresa: ho contattato l'Asp di Catanzaro lido e mi è stato detto che Beatrice è fuori dalla graduatoria a causa dell'Isee. “Ritentate il prossimo anno”, come se fosse un gratta e vinci. Ritentare cosa? La patologia di Beatrice è sempre quella». Beatrice è affetta da encefalopatia epilettica farmacoresistente, una condizione neurologica estremamente disabilitante.

A prendersi cura di lei 24 ore su 24 sin dalla nascita ci sono mamma Maria e papà Antonio che ogni anno rinnovano la domanda all'Asp di Catanzaro per ricevere i benefici economici previsti da un bando regionale per disabilità gravissime. Un contributo di 600 euro che per questa famiglia di Sellia Marina rappresenta una vera boccata d'ossigeno. «Io con questi soldi avrei potuto pagare una persona per assistere la bambina mentre faccio una doccia o vado a fare la spesa. Invece dobbiamo fare i turni con mio marito. Siamo veramente stanchi»

Lo sfogo e l'appello a Occhiuto

A penalizzare la 25enne, l'Isee considerato troppo alto, spiega mamma Maria Davoli. «L'Isee ammonta a 7mila e 800 euro, e tra l'altro l'unico stipendio lo porta il fratello. Il papà è disoccupato e io non mi posso muovere. Quando presentiamo domanda alleghiamo anche la certificazione medica. La valutazione di mia figlia è altissima ma non ne hanno tenuto conto. Era giusto che Beatrice rientrasse in graduatoria, non per l'Isee ma per la patologia». Da qui l'appello al presidente della Regione: «Il presidente Occhiuto dovrebbe fare controlli a tappeto. È come quando si chiede l'invalidità, l'accompagnatore, si va a fare una visita per valutare la situazione, non soltanto con le carte ma in presenza. È la stessa cosa andrebbe fatta in questo caso. Bisogna controllare veramente le cose come stanno altrimenti io vado avanti e non mi fermo».