In Prefettura a Cosenza è iniziata la riunione del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica convocato dalla rappresentante di Governo Vittoria Ciaramella all'indomani dei gravi episodi di cronaca che hanno drammaticamente scandito gli ultimi giorni sulle due coste, jonica e tirrenica, della provincia. Non solo l'omicidio di Alessandro Cataldo, ucciso in un agguato con l'esplosione di quattro colpi d'arma da fuoco davanti la sua pizzeria a Cetraro, nella serata di giovedì scorso 9 novembre.

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Escalation criminale

L'escalation della criminalità ha messo in allarme la comunità di Cassano, con l'incendio doloso dell'auto del giornalista di Gazzetta del Sud  Luigi Cristaldi, e poi quella di Corigliano Rossano, dove si moltiplicano le intimidazioni, anche qui con numerosi veicoli dati alle fiamme. Nel mirino imprenditori ma anche rappresentanti istituzionali. L'episodio più eclatante quello che ha colpito la presidente del consiglio comunale Marilena Grillo. Nelle ultime ore poi, il sindaco Flavio Stasi ha denunciato di aver ricevuto attraverso i social, alcuni messaggi minatori.

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Il vertice in Prefettura a Cosenza

All'incontro dinnanzi al prefetto sono presenti appunto il primo cittadino di Corigliano Rossano Flavio Stasi, accompagnato proprio dalla presidente Grillo. E poi i sindaci di Cetraro, Ermanno Cennamo e di Cassano Ionio Gianni Papasso. Per la parte istituzionale, presente il procuratore capo di Castrovillari, Alessandro D’Alessio insieme ai vertici provinciali delle forze dell’ordine, ovvero il questore Cannizzaro, il colonnello dei carabinieri Spoto, il colonnello della Guardia di finanza, Dell’Anna.

La necessità di uomini e mezzi

«Non penso sia un problema di distanze ma di strutture, mezzi e uomini. Sotto questo aspetto qualcosa bisognerà prevedere – ha affermato tra l'altro il procuratore di Castrovillari – Soprattutto però, consentitemi di invitare i cittadini alla collaborazione per metterci in condizione di acquisire ogni utile elemento conoscitivo. Ci tengo a dire, con molto ottimismo, che noi comunque ci siamo, siamo presenti. Sulle indagini in corso non posso ovviamente anticipare nulla di specifico. C'è un grande confronto con tutte le forze di polizia, un lavoro serrato. Ho individuato un gruppo di colleghi che si occuperanno d'ora in poi esclusivamente di questo fenomeno. Per cui penso che presto vedremo dei risultati».

Il sindaco di Corigliano Rossano ha ribadito la necessità di rafforzare i presidi territoriali: «Solo due volanti operavano nella notte in cui hanno dato alle fiamme l'auto della presidente Grillo ed il personale in servizio era già impegnato in un altro episodio criminale, l'attentato incendiario al veicolo di un imprenditore. Non posso biasimare l'impegno delle forze dell'ordine. Ma credo che l'errore sia che in un'area di circa 350 chilometri quadrati vi siano così poco personale di polizia in servizio. Quando le istituzioni pubbliche fanno passi indietro gli spazi neutri vengono occupati da altri e poi diventa complicato riacquistare campo. Ho fiducia in chi gestisce le indagini - ha poi aggiunto il primo cittadino - ma serve un segnale immediato che attenui la sensazione di impunità sul territorio». Stasi come detto era accompagnato dalla presidente del consiglio Marinella Grillo: «Sono ancora incredula e tanto arrabbiata. Di certo se lo scopo era convincermi a mollare, hanno sbagliato indirizzo» ha detto prima della riunione con il prefetto.

L’assemblea plenaria

Il sindaco di Cetraro ha annunciato per domani la convocazione di un'assemblea plenaria con la presenza di tutte le istituzioni, le scuole, le associazioni. «Abbiamo bisogno di segnali chiari – ha poi ribadito, tornando sulla vicenda della caserma dei carabinieri costruita dall'amministrazione e ancora inattiva - Ho scritto al ministro Piantedosi e attendiamo di capire il motivo per il quale la struttura non è stata resa ancora operativa». Cennamo ha poi definito strumentali le critiche ricevute sul piano politico: «Le rispedisco al mittente» ha detto, apostrofandole come puerili.

Infine Gianni Papasso ha auspicato una maggiore attenzione per l'intera sibaritide: «Al di la della repressione serve una maggiore presenza dello Stato. La nostra è una terra tradita che merita l'avvio immediato di un progetto di sviluppo che ci consenta di rialzare la testa».

L’incremento di forze dell’ordine

Dell'escalation criminale che sta interessando la provincia di Cosenza il prefetto Vittoria Ciaramella tiene costantemente aggiornato il Viminale cui sarà destinato anche il resoconto del Comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica ospitato nel pomeriggio nella sede governativa di Piazza 11 Settembre. Tra i primi provvedimenti assunti l'incremento delle unità di polizia, carabinieri e guardia di finanza. In particolare saranno rafforzati i presidi dei reparti di prevenzione crimine mentre giungeranno alcune unità dai reparti speciali dell'Arma per un maggior controllo del territorio. L'obiettivo, oltre ad imprimere un’accelerazione alle investigazioni avviate per risalire agli autori degli eventi delittuosi, è pure quello di dare maggiore visibilità alla presenza dello Stato. «Siamo qui – ha detto il prefetto - per dimostrare la vicinanza alle istituzioni locali ma anche un’attenzione massima ai cittadini. La percezione di insicurezza che si determina non è perfettamente allineata con la risposta dello Stato perché le dinamiche sono diverse e la risposta dal punto di vista investigativo è più lenta, ma voglio rassicurare i cittadini che vi saranno provvedimenti concreti, condivisi e fattuali. Aumenteremo la presenza delle forze dell’ordine - ha poi confermato - Dal punto di vista numerico gli innesti saranno consistenti e adeguati alla esigenza di sicurezza richiesta dalle comunità».