Oltre ad alcuni proiettili indirizzati a una famiglia di imprenditori locali, in fiamme anche il magazzino degli attrezzi nel cantiere della Sami che sta costruendo la scuola elementare nel quartiere Aranceto
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Preoccupanti segnali di ripresa della criminalità a Catanzaro. Nel giro di pochi giorni prima la denuncia per alcuni proiettili di fucile trovati al citofono della famiglia Cusimano, titolare della omonima azienda di Cotto a Settingiano, poi il magazzino degli attrezzi incendiato nel cantiere della Sami di Michele Critelli che sta costruendo la scuola elementare nel quartiere Aranceto, accanto alla chiesa.
Due tipologie diverse sia si avvertimento sia di target, la prima alle porte della città a carico di una delle famiglie più importanti nell’imprenditoria artigiana di qualità; l’altra contro una ditta laboriosa ed affidabile che per conto del Comune sta dotando di un fondamentale presidio di crescita una zona di noto disagio sociale ed alto tasso delinquenziale.
Era stato il sindaco Fiorita il primo a suonare d’allarme quando ancora non era chiaro cosa fosse successo ed a incitare la città ad opporsi a queste logiche. Non erano i mezzi aziendali ad essere stati bruciati ma l’intimidazione aveva lasciato ugualmente il segno. Gli ha fatto eco il presidente del consiglio comunale Bosco il quale ha assicurato che l’amministrazione resterà in prima linea a difesa della legalità e per dotare le famiglie di Aranceto di una scuola che manca da troppi anni.
Nello stesso quartiere, fortino dello spaccio e teatro di innumerevoli blitz antidroga, durante l’estate la proiezione di una tappa del cinema all’aperto era stata annullata a causa di richieste strane agli organizzatori. Poi l’evento si tenne ugualmente fra agenti di polizia e tante e importanti presenze di solidarietà.