«Catanzaro rischia di perdere gli esami di Avvocato a causa del silenzio dell’Ente Provincia». Questo l’allarme lanciato dall’avvocato Antonello Talerico, nella sua qualità di componente del Consiglio nazionale forense. Secondo il professionista legale, ex presidente dell’Ordine ed attuale consigliere regionale e comunale, la prova prevista nella prima decade di dicembre potrebbe non svolgersi nella città capoluogo di regione in quanto «il presidente della provincia Amedeo Mormile non ha inteso dare alcun riscontro e la prova di abilitazione, da sempre svolta nella città sede di Corte d’Appello, potrebbe essere spostata nell’aula bunker di Lamezia Terme cosa di cui Mormile si assumerebbe le responsabilità anche a livello politico». La prova degli avvocati negli ultimi anni prima del Covid si era tenuta presso il liceo scientifico Fermi di Lido, il più capiente e logisticamente il migliore della città.

Interpellato dalla nostra redazione il presidente dell’Ente ha prontamente replicato: «La Provincia ha fatto per intero il suo dovere. Dopo aver contattato il referente della Corte di Appello di Catanzaro la risposta ci è arrivata ad anno scolastico già avviato. Abbiamo  - ha dichiarato Mormile – ugualmente contattato la dirigente del Fermi di Catanzaro prof. Agosto la quale però ha opposto un calendario scolastico già blindato dal consiglio d’Istituto, mentre negli anni precedenti la richiesta d’utilizzo per i 4 giorni della prova era arrivata abbondantemente in anticipo. Ribalto a questo punto le accuse di presunta responsabilità addossate alla mia amministrazione (che ha ricevuto tardive comunicazione dalla Corte d’Appello) e facendo salvo il legittimo diritto della scuola a salvaguardare il proprio calendario chiedo all’avvocato Talerico di utilizzare la l’Ente Fiera,  una capiente struttura che mi pare il comune abbia creato proprio per queste occasioni e che dopo l’emergenza Covid attualmente è vuota e disponibile, raggiungibile facilmente e vasto parcheggio attiguo. Caso contrario la stessa amministrazione comunale – conclude Mormile - potrebbe reperire una struttura scolastica di propria competenza da adattare alle esigenze della prova».

La controreplica di Talerico

«Ho letto la replica del presidente Mormile, al quale posso rispondere che la pezza è peggio del buco». Esordisce così Antonello Talerico alla replica del presidente della provincia di Catanzaro.

«Il suo ritardo nel rispondere alla Corte di Appello e nel contattare i dirigenti degli istituti d’interesse ha determinato che molto probabilmente gli esami di Avvocato non si celebreranno più a Catanzaro.
Difatti, il presidente Mormile ha ricevuto comunicazione dalla Corte di Appello nel mese di luglio 2023, ma ha inteso contattare il Dirigente dell’Istituto “E. Fermi” solo in data 29 settembre 2023, così impedendo al dirigente di avere il tempo utile per programmare il recupero dei cinque giorni necessari per l’esame di avvocato.
Difatti, se il Mormile avesse contattato tempestivamente nel mese di luglio o anche nei primi giorni di agosto la dirigente scolastica avrebbe dato piena disponibilità per come sempre avvenuto. Purtroppo il presidente della Provincia, non sapeva che un dirigente deve programmare prima dell’inizio dell’anno scolastico eventuali giorni da recuperare».

Quindi Talerico punta il dito sullo «scaricabarile proposto da Mormile, che richiama la circostanza che la comunicazione della Corte di Appello fosse rivolta anche alla Regione, all’Università ed al Comune dimostra anche che stranamente il Presidente della Provincia di Catanzaro, non sappia da anni orsono vengono utilizzati gli istituti di competenza della Provincia proprio perchè non esistono disponibilità immobiliari idonee ed adeguate da parte degli altri Enti»

Quindi spiega che l'Ente fiera (proposta da Mormile) non è il luogo adatto dove potrebbero svolgersi le prove: «Se avesse avuto modo di visitare la struttura si sarebbe reso conto che trattasi di struttura priva di sistema di riscaldamento (gli esami si fanno a dicembre e non possono essere utilizzati per legge i “funghi”  a gas).
A parte ciò sarebbe una spesa dispendiosa quella di rinvenire (noleggio o altra soluzione) circa 700 sedie e banchi da collocare all’interno dell’Ente Fiera.

Quanto alla presenza/esistenza di scuole comunali o di altri immobili dell’Ente Comune, purtroppo nessuno assolve a quelle caratteristiche richieste dal Ministero della Giustizia. Alcune astratte soluzioni richiederebbero comunque interventi di adattamento e collocazioni costose e/o di non facile realizzazione». 

Per Talerico: «l'amministrazione provinciale di Catanzaro è rimasta inerme, ovvero la sua azione è stata tardiva, sino al punto di essere inadempiente ed assente financo nelle comunicazioni alla Corte di Appello ed Istituti individuati per lo svolgimento della prova di esame».