Era calabrese il docente morto in Emilia Romagna dopo avere fatto il vaccino AstraZeneca. Si chiamava Giuseppe Morabito, di 63 anni, ed era originario di Oppido Mamertina, piccolo centro del Reggino. La procura di Bologna sta per aprire un’inchiesta per appurare le cause della morte e, soprattutto, per capire se ci sia un eventuale nesso tra il decesso del vicepreside di Vergato e la vaccinazione.

Morabito si era sottoposto alla vaccinazione circa dieci giorni prima della sua morte. Nei giorni precedenti, raccontano i suoi colleghi, il 63enne era apparso stanco tanto da dire ai chi cercava di contattarlo di non chiamarlo perché non riusciva a parlare. «Apriremo un fascicolo, faremo tutti gli accertamenti necessari – ha detto il procuratore capo di Bologna Giuseppe Amato - ma non c’è nessun allarmismo e nessun indagato al momento. Accerteremo quali sono le cause della morte, poi ne trarremo le conseguenze».

Il professore si era trasferito molti anni fa a Vergato, dove era molto apprezzato, e si era sottoposto, lo scorso 3 marzo, al vaccino di AstraZeneca dal medico. Due giorni fa la svolta, con alcuni colleghi che hanno deciso di andare a trovare il 63enne insospettiti dal silenzio del telefonino e del campanello. Poi il ritrovamento dell'uomo, morto nel suo letto, da parte dei sanitari del 118 insieme ai carabinieri di Vergato.

«Accerteremo quali sono le cause - ribadisce il procuratore Amato - nelle prossime ore investiremo i Nas, ma non diffondiamo terrore. Indagheremo, è il nostro mestiere. Insistiamo con il dire che le vaccinazioni se ci sono vanno fatte, anzi dovrebbero essere fatte a tutti. Al momento non c'è alcuna preoccupazione in questo senso».