Per conoscere i nuovi procuratori di Paola, Crotone, Cosenza e Catanzaro servirà almeno un mese e mezzo. Anche in questo caso i tempi si sono notevolmente allungati per quanto riguarda gli uffici direttivi di Paola e Crotone che si sono liberati ben prima di quelli di Cosenza e Catanzaro.

Lo slittamento è dovuto alla mole di lavoro che la quinta commissione, presieduta dal consigliere laico Ernesto Carbone, sta portando avanti per coprire tutti i posti vacanti riguardanti gli incarichi direttivi e semi-direttivi del panorama giudiziario italiano.

Oggi le procure, senza un capo designato dal Consiglio Superiore della Magistratura, vengono dirette dai vicari o facenti funzioni che, rispettando i poteri conferiti dalle circolari vigenti dell’organo di auto-governo della magistratura italiana, cercano di organizzare al meglio il lavoro degli uffici. Certo, un procuratore capo ha maggiori responsabilità ed è giusto che il Csm decida in fretta affinché quel territorio abbia un punto di riferimento che imposti, secondo il suo programma, l’azione repressiva contro fenomeni criminali di varia natura.

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I candidati per la procura di Catanzaro

Come anticipato, uno dei candidati con maggiori possibilità di successo è uscito di scena. Parliamo di Rosa Volpe, attuale procuratore aggiunto di Napoli, destinata a guidare la procura generale di Salerno. Già da tempo, dall’elenco è stato depennato invece il nome di Alberto Liguori, cosentino doc, passato a coordinare la procura di Civitavecchia, la seconda più importante della Regione Lazio.

Rimangono in lizza, Salvatore Curcio (procuratore di Lamezia Terme), Gerardo Dominijanni (procuratore generale di Reggio Calabria), Vincenzo Capomolla (procuratore vicario di Catanzaro), Giuseppe Lombardo (procuratore aggiunto di Reggio Calabria) e Domenico Fiordalisi (consigliere presso la Corte di Cassazione). Chi sarà quindi il nuovo procuratore dopo Nicola Gratteri? Staremo a vedere.

I candidati per la procura di Paola

Il Tirreno cosentino attende di conoscere il sostituto di Pierpaolo Bruni che da tempo ha preso le redini della procura di Santa Maria Capua Vetere. Qui i concorrenti sono tanti.

A cominciare da Domenico Fiordalisi, attuale giudice presso la Corte di Cassazione, cosentino doc, già aspirante presidente del tribunale di Cosenza, passando per Antonio Clemente, consigliere presso la Corte d’Appello di Lecce, senza dimenticare Vincenzo Luberto, sostituto procuratore generale di Reggio Calabria, già procuratore aggiunto di Catanzaro. Ma la lista comprende anche Mario Palazzi, pm antimafia della procura di Roma, Antonio Bruno Tridico, pm della procura di Cosenza, Ernesto Sassano, pm della procura di Paola, dove svolge le funzioni di facente funzioni essendo il magistrato più anziano, Francesco Rotondo, pm della procura di Salerno; Paolo Sirleo, pm della procura di Catanzaro; Alessandra Maria Ruberto, pm della procura dei minori di Catanzaro; Fabrizio Monaco, pm della procura di Messina, e Domenico Guarascio, pm della procura di Catanzaro. È possibile che qualcuno dei togati abbia presentato domanda di revoca.

I candidati per la procura di Crotone

Stabilito il futuro di Giuseppe Capoccia, che andrà a Lecce, quale procuratore della Dda, i candidati in questo caso sono: Vincenzo Luberto, già procuratore aggiunto di Catanzaro, Antonio Bruno Tridico, pubblico ministero in servizio a Cosenza, Ernesto Sassano, procuratore facente funzioni di Paola, Alessandra Maria Ruberto, procuratore dei minori di Catanzaro e Domenico Guarascio, pm antimafia della Dda di Catanzaro.

I candidati per la procura di Cosenza

Infine, la procura del capoluogo di provincia cosentino. Gli aspiranti procuratori sono tre. La scelta sul successore di Mario Spagnuolo ricadrà tra Vincenzo Capomolla, attuale procuratore vicario della Dda di Catanzaro, Domenico Fiordalisi, cosentino doc, e consigliere presso la Corte di Cassazione e Vincenzo Luberto, ex procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro. Altri magistrati hanno fatto un passo indietro, come il togato Camillo Falvo, oggi procuratore di Vibo Valentia.