La Sovreco aveva impugnato i due dispositivi emessi dalla Cittadella che disponevano il conferimento coatto. Per il Tribunale amministrativo «l'interesse pubblico prevale su quello privato»
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È l'interesse pubblico a prevalere. Con questa motivazione il Tar Calabria mette una pietra tombale sulla disputa instaurata in sede amministrativa dalla società Sovreco, gestore della discarica privata di Crotone. Il contenzioso verte attorno ai dispositivi notificati l'8 e il 23 luglio dalla Regione Calabria con i quali si disponeva coattivamente l'impiego del sito privato per il conferimento dei scarti provenienti dagli impianti di trattamento regionali.
La società aveva impugnato entrambi i provvedimenti dinnanzi al Tribunale amministrativo che oggi ha rigettato la richiesta di sospensiva dell'efficacia motivandolo con l'emergenza sanitaria che deriverebbe dall'interruzione dello smaltimento dei rifiuti. «Nella comparazione degli interessi non può che prevalere l'interesse pubblico» annota il presidente del Tar, Giancarlo Pennetti nell'ordinanza emessa questa mattina negando così la tutela cautelare.