Il segretario generale aggiunto del sindacato fa il punto della situazione sul sistema carcerario regionale: «Necessario un impegno più deciso per affrontare il problema del disagio psichiatrico»
Tutti gli articoli di Cronaca
Il sistema carcerario in Calabria, come nel resto d'Italia, è attualmente in preda a una serie di gravi problemi che ne minano il corretto funzionamento. Tra le criticità più pressanti, emergono la cronica carenza di personale, la disorganizzazione strutturale e una gestione insufficiente delle problematiche legate al disagio mentale all'interno delle carceri.
Le criticità includono la carenza di organico, la disorganizzazione, e la gestione inadeguata del disagio mentale all'interno delle carceri. In questo contesto, le dichiarazioni di Giovan Battista Durante, segretario generale aggiunto del sindacato Sappe, offrono uno sguardo approfondito sulle questioni da affrontare nelle carceri calabresi. Il sindacalista sottolinea la carenza di personale e la disorganizzazione derivata da scelte politiche passate, come la vigilanza dinamica e la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. Quest'ultima scelta ha riversato nelle carceri un notevole carico di disagio mentale, dato che le strutture alternative sono scarse o inesistenti.
«Si prevede l'assunzione di 3000 nuovi agenti, con l'obiettivo di compensare le 2000 unità che vanno in pensione annualmente. Tuttavia - afferma Durante -, è necessario un impegno più deciso per affrontare il problema del disagio psichiatrico. È stata istituita una commissione presso il Ministero della Salute per studiare il fenomeno e rivisitare la legge sulla chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. La carenza di personale sanitario nelle carceri è un problema critico. Manca il personale specializzato, il che ritarda la risposta alle esigenze di salute mentale dei detenuti. È imperativo incrementare l'organico per garantire una gestione adeguata di queste problematiche».
L'amministrazione carceraria sta lavorando su progetti innovativi per affrontare le criticità. «C'è un progetto di schermatura degli istituti per prevenire l'uso di telefoni cellulari, che costituiscono un problema di sicurezza. Inoltre, l'uso di droni per il controllo della sicurezza è in fase di implementazione, dimostrando la volontà di adottare tecnologie moderne per contrastare la criminalità». Infine L’appello del sindacato per un sistema più efficiente e umano: «L'importanza di implementare la legge sulla separazione dei detenuti meritevoli da quelli non idonei per il regime aperto. La circolare dettagliata su questo argomento è un passo avanti, ma è necessaria una maggiore determinazione per superare le resistenze al cambiamento».