Interrogazione del consigliere regionale Dem al presidente Occhiuto sulla delicata situazione sanitaria che «rischia di determinare il collasso di numerosi allevamenti legati alla produzione di formaggi»
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Il consigliere regionale del Partito democratico e vice presidente della seconda commissione Raffaele Mammoliti ha presentato una interrogazione con richiesta di risposta immediata, rivolta al presidente della Giunta regionale Roberto Occhiuto, anche nella sua funzione di commissario ad acta per l'attuazione del Piano di rientro dal disavanzo del settore sanitario della Regione Calabria, per sapere se e quali interventi urgenti intenda attuare per far fronte alla epidemia di "febbre catarrale" degli ovini, una malattia infettiva nota in Italia con il nome di Bluetongue o Lingua blu, nella provincia di Crotone.
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L'esponente dem, è scritto in una nota, evidenzia nell'interrogazione «come nella provincia di Crotone, in particolare nei comuni di Isola di Capo Rizzuto e Cutro, sulla base dei dati diffusi dal Servizio veterinario della Asp di Crotone, l'epidemia di 'lingua blu' conta cinquanta focolai con all'incirca 2.000 carcasse destinate alla distruzione mediante interramento in loco». «Detta situazione - si legge nell'interrogazione - rischia di determinare il collasso di numerosi allevamenti che rappresentano una tra le poche realtà produttive crotonesi conosciute in tutta Italia grazie al 'pecorino crotonese' che ha ottenuto, tra l'altro, il riconoscimento da parte dell'Unione Europea della denominazione di origine protetta».
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«Per come già sollecitato da Confagricoltura, Cia, Coldiretti e Copagri, unitamente ai sindaci del crotonese - afferma Mammoliti - servono sicuramente gli interventi urgenti, che l'Asp di Crotone sta predisponendo al fine di fronteggiare l'emergenza e bloccare la diffusione del virus, ma serve anche attuare le misure di prevenzione per mettere al sicuro gli allevamenti non colpiti e, soprattutto, serve stanziare le risorse economiche necessarie a risarcire in tempi brevissimi gli allevatori danneggiati dal virus».