Già in cinque sono stati attenzionati dalla Polizia locale e trasferiti nel ricovero notturno. Si tratta di persone che vivono di elemosina e senza fissa dimora
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Le luci dell'Oasi di Misericordia si accendono la sera, quando le temperature sfiorano anche gli zero gradi e l'indigenza cammina sul pericoloso crinale della sopravvivenza. Si aprono così le porte del ricovero notturno per chi vive di elemosina e la sera non assapora il tepore di una casa. «Diamo la possibilità a persone senza dimora di avere rifugio dove poter trascorrere la notte e sfuggire al gelo di queste notti» spiega Domenico Mardente, educatore di Fondazione Città Solidale.
Il servizio è stato attivato dal Comune di Catanzaro quando le previsioni annunciavano una brusca calata delle temperature anche a Catanzaro. Nel rifugio si offre un pasto caldo, una stanza sicura e la colazione al mattino. «È un servizio che noi di Fondazione Città Solidale riteniamo importante per una città moderna come puù essere Catanzaro perchè offre la possibilità a persone che si trovano in estrema povertà di avere un pasto caldo, un letto e un ricovero notturno».
Prima solo due ma la scorsa notte già in cinque sono stati attenzionati dalla Polizia locale e trasferiti nell'Oasi di Misericordia. Si tratta di persone che durante il giorno vivono di elemosina e senza fissa dimora.