L'azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria iscrive nella contabilità un credito nei confronti della Cittadella per ricevere il saldo delle somme già erogate nel 2019
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È a suon di delibere che si salda il fronte anti-Regione. Tutte le aziende sanitarie e ospedaliere stanno, infatti, ripiegando verso una stretegia difensiva per evitare, da un lato, di rimanere col cerino in mano di ingenti debiti da saldare e, dall'altro, per assicurare la continuità di un servizio essenziale, quello dell'elisoccorso, all'esordio della stagione estiva.
La linea dell'Asp di Reggio
L'ultima azienda in ordine di tempo ad aver deliberato sulla spinosa questione della liquidazione dei compensi per il personale impegnato nel servizio è l'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria che dopo, un periodo di sospensione dei pagamenti, ha pubblicato oggi un provvedimento che suona come una sorta di linea di indirizzo. Anche l'Asp della città dello Stretto adotta, infatti, una strategia più che difensiva, conservativa soprattutto per quel che attiene gli aspetti prettamente economici e finanziari della vicenda che sta scuotendo tutti gli enti del servizio sanitario regionale.
Il fronte anti-Regione
Più pragmatica e senza troppi fronzoli si era dimostrata la delibera pubblicata nei giorni scorsi dall'azienda ospedaliera Pugliese Ciaccio di Catanzaro che dopo aver "subordinato il pagamento delle somme per le attività svolte dal personale dipendente alla rimessa di tali importi da parte della struttura commissariale e del dipartimento Tutela della Salute" aveva affondato il colpo arrivando a prospettare anche una sospensione del servizio nell'ipotesi in cui dalla Cittadella non avessero liquidato le somme pregresse. Una provocazione che aveva determinato una netta presa di posizione da parte del sindacato che tutela gli interessi degli anestesti che ne avevano chiesto la revoca in autotutela.
Il cerino in mano dei pagamenti
Più diplomatica, invece, la linea espressa nel provvedimento emanato oggi dall'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria che apre alla liquidazione delle somme al personale impegnato del servizio di emergenza senza però rinunciare a tutelarsi. Impegna sul bilancio le somme da erogare ai propri dipendenti per le attività svolte nel 2020 ma allo stesso tempo autorizza l'ufficio economico finanziario ad aprire un credito nei confronti della Regione Calabria. Una somma "di pari importo - si legge nel provvedimento - a quanto anticipato per le spese di elisoccorso sostenute nel 2019". Una precisazione che sembra puntar l'indice verso il reale responsabile della gestione dell'elisoccorso: la Regione.