Il dopo Belloni ai vertici dei servizi segreti italiani parte da Vittorio Rizzi, che si insedierà al vertice del Dis, Dipartimento informazioni per la sicurezza della Repubblica nel quartiere Esquilino a Roma, dove ha sede il quartier generale dell’Intelligence nazionale. La nomina del prefetto e già vice direttore dell’Aisi, i servizi segreti interni, ha innescato un risiko nelle posizioni di vertice che vedrà un calabrese prendere il posto che è stato proprio di Rizzi. Il Consiglio dei ministri ha infatti scelto un nome di spessore, quello del generale della Guardia di Finanza e capo di Stato maggiore delle Fiamme gialle Leandro Cuzzocrea.

Cuzzocrea, 62 anni, di Reggio Calabria, generale, già capo di Stato maggiore del Comando generale della Guardia di finanza (dove si è arruolato nel 1982), è stato anche comandante del nucleo speciale della polizia valutaria, comandante provinciale a Firenze e ufficiale di collegamento presso il Tesoro. Successivamente era stato distaccato presso la presidenza del Consiglio dei ministri. Il nome del generale calabrese è stato individuato nel rispetto del delicato equilibrio delle nomine tra le forze dell’ordine che nei mesi scorsi aveva provocato non pochi malumori e tensioni.

I media nazionali hanno evidenziato la delusione per i carabinieri che speravano di vedere il generale Mario Cinque, vice comandante generale, nel posto lasciato libero dal neo direttore del Dis.

La nomina di Cuzzocrea apre una nuova partita all’interno delle Fiamme Gialle visto che si dovrà nominare il nuovo capo di Stato maggiore che affiancherà il comandante Andrea De Gennaro.

Giochi chiusi invece all’Agenzia delle Entrate e al Covi, il Comando operativo di vertice interforze: il governo ha nominato infatti al posto di Ernesto Maria Ruffini — che aveva lasciato l’incarico un anno prima della scadenza del mandato — il suo vice Vincenzo Carbone. E il generale dell’Esercito Giovanni Maria Iannucci succede invece a Francesco Paolo Figliuolo.