L’uomo è stato trasferito in carcere a Vibo Valentia. Fondamentali gli esiti dei controlli da parte dei carabinieri che hanno accertato la condotta inaffidabile del 42enne
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I carabinieri della stazione di Soriano Calabro hanno eseguito un provvedimento cautelare in carcere emesso dal Gip del Tribunale di Vibo Valentia Marina Russo, su richiesta della Procura della Repubblica di Vibo Valentia, a firma del Procuratore della Repubblica Camillo Falvo e del sostituto Corrado Caputo, nei confronti di Salvatore Zannino, 42 anni, di Sorianello (VV), per tentata estorsione in concorso nei confronti di una ditta edile del territorio vibonese. Zannino era stato già arrestato con Domenico Tassone, 35enne di Soriano Calabro, il 4 marzo 2020 per lo stesso reato avvenuto nel febbraio 2019 nel territorio di Soriano Calabro. Zannino era stato ristretto agli arresti domiciliari.
Le ulteriori acquisizioni investigative in merito ai controlli avvenuti nella sua abitazione, ad opera dei militari della Stazione Carabinieri di Soriano Calabro, avrebbero consentito di evidenziare la sussistenza del pericolo che le condotte trasgressive di Zannino possano compromettere le indagini. La violazione riscontrata durante i controlli nel domicilio di Zannino è stata ritenuta sintomatica di una «totale inaffidabilità del soggetto» che ha mostrato «l’assoluta inidoneità del regime detentivo domiciliare». Quindi, dopo l’ordinanza di custodia cautelare in carcere che aveva raggiunto Tassone, pochi giorni prima, anche Zannino Salvatore è stato trasferito la casa circondariale di Vibo Valentia.