L’agguato è avvenuto la mattina del 29 settembre 2000 nel quartiere-roccaforte della cosca Torcasio. Antonio Davoli era accusato di essere uno dei due esecutori materiali. Due le condanne in abbreviato
Tutti gli articoli di Cronaca
PHOTO
Oggi la Corte d’Assise di Catanzaro ha assolto Antonio Davoli, dall’accusa di essere uno degli esecutori materiali del duplice omicidio di Giovanni Torcasio e Cristian Matarasso avvenuto a Lamezia Terme il 29 settembre 2000.
Nei confronti dell’imputato, difeso dagli avvocati Renzo Andricciola e Salvatore Staiano, l’accusa aveva chiesto la pena dell’ergastolo.
L’omicidio si inserisce nella guerra di mafia che ha insanguinato la città della Piana agli inizi del nuovo millennio.
L’agguato
L’agguato è avvenuto al mattino nel quartiere Capizzaglie, storica roccaforte della cosca Torcasio. Secondo l’accusa le due vittime, a bordo di una Fiat Punto, sono state affiancate da una moto rubata con a bordo Pietro Iannazzo e Antonio Davoli. Una pioggia di colpi calibro 9x21 ha raggiunto l’auto senza lasciare scampo a Matarasso, all’epoca 22 anni, mentre Torcasio (36 anni) morirà nel tragitto verso l’ospedale.
A testimoniare sul delitto sono stati i collaboratori di giustizia Gennaro Pulice e Angelo Torcasio.
Lo scorso 24 gennaio il gup di Catanzaro ha condannato a 30 anni Domenico Cannizzaro, considerato il mandante dell’omicidio, e Pietro Iannazzo.