Ancora una volta forti boati sono risuonati dopo il passaggio di alcuni caccia militari facendo tremare i vetri delle case e mettendo in allarme la popolazione
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I cittadini dell'alto Tirreno cosentino quasi non si spaventano più, quando sentono una boato simile allo scoppio di una bombola di gas, alzano gli occhi al cielo perché sanno che sulle loro teste è appena passato un aereo da caccia a più di mille chilometri orari e ha infranto il muro del suono. Esattamente come è accaduto oggi alle 14:44 in punto.
Prima uno boato, poi, senza neanche il tempo di rendersi conto cosa fosse accaduto, un secondo scoppio, fortissimo, che ha fatto scendere tutti in strada per accertarsi che non si trattasse di un terremoto, dal momento che le finestre e le porte delle abitazioni hanno tremato per un paio di secondi. Il femonemo è stato avvertito lungo tutta la costa.
Da tre anni a questa parte, gli episodi di aerei che hanno infranto il muro del suono nella zona dell'Alto Tirreno cosentino sono ormai a decine e quasi tutti accompagnati da testimonianze, per lo più foto, di scie di condensazione che mostrerebbero traiettorie aeree poco comuni, come inversioni a "u" o rotte percorse a zig zag.
Nonostante ciò, il bang sonico è un fenomeno tuttavia comune e può generare un boato percepito a terra come più o meno violento, a seconda della distanza.
I siti di aeronautica spiegano che “avviene ogni volta che un aereo in volo determina una compressione dell'aria, simile alle onde generate da una nave in movimento, e poi aumenta la velocità fino a rompere letteralmente l'aria, creando l'effetto di un'onda sonora”.
Dalle prime foto apparse sul web sembrerebbe che i forti boati sarebbero stati generati da due caccia che viaggiavono vicini su rotte parallele.