Operazione di polizia contro un traffico di stupefacenti sul “Darknet”, il mondo oscuro ed anonimo di internet dove viene venduta merce illegale di ogni tipo. Il Servizio Centrale Operativo e la Squadra Mobile di Lecco hanno eseguito arresti e decine di perquisizioni in 25 province italiane. Le indagini, durate quindici mesi e svolte anche attraverso un'attività sottocopertura online, hanno permesso di monitorare persone che promuovevano la loro attività illegale in rete anche con dei video, nei quali si vede il confezionamento e l'occultamento della sostanza stupefacente all'interno di oggetti di uso comune, come statuine o telefoni cellulari. A Pontedera (PI) e San Giuliano Terme (PI), la polizia ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, nei confronti di 3 persone, ritenute responsabili di traffico e commercializzazione di sostanze stupefacenti.

 

Le indagini, avviate nel gennaio del 2016, hanno consentito, anche tramite attività sottocopertura online, di acquisire elementi a carico di un italiano, un brasiliano ed un albanese, dediti alla cessione di hashish, cocaina, marijuana e droghe sintetiche, offerte nel “Darknet” sul sito “I.D.C.” e piattaforme simili. L'italiano è stato segnalato dalle autorità americane come un pericoloso trafficante di droga secondo quanto emerso durante le indagini dell' F.B.I. statunitense che hanno portato nel 2013 alla chiusura del blackmarket “Silk Road”: all'epoca, tuttavia, non furono raccolti elementi di informazione sufficienti ad identificarlo. Le attività svolte hanno permesso di ricostruire come l'uomo abbia compiuto oltre 2mila cessioni di droga sul web, a partire proprio dal 2013.

 

Nel corso dell'inchiesta sono state sequestrate significative quantità di droga, tra cui oltre 2 chilogrammi di droghe sintetiche, sono stati effettuati alcuni arresti in flagranza di reato ed inoltre è stato eseguito un provvedimento restrittivo nei confronti di un ulteriore indagato. Inoltre è stata stralciata la posizione di un italiano, indagato in stato di libertà per riciclaggio ed esercizio abusivo dell'attività di intermediazione finanziaria, ritenuto uno dei principali “cambia valuta” illegali, in Italia, di monete virtuali. Nel medesimo contesto investigativo, nelle province di Bari, Bergamo, Bologna, Bolzano, Brescia, Catania, Cosenza, Cremona, Cuneo, Firenze, Lecco, Milano, Napoli, Novara, Perugia, Ravenna, Pesaro Urbino, Reggio Emilia, Roma, Teramo, Torino, Trento, Varese, Venezia e Verona sono state eseguite 45 perquisizioni domiciliari a carico di altrettante persone, emersi come acquirenti di bitcoin e di merce illegale “online”. Molti di loro sono giovani, e tra di loro c’è anche un minorenne. Tutti avevano predisposto i propri computer con sofisticati programmi finalizzati alla completa “anonimizzazione” della navigazione. L’utorità giudiziaria ha disposto l'oscuramento del sito “I.D.C.” nella parte accessibile tramite l'open web.

 

Francesco Pirillo