La Dda di Catanzaro ha chiesto 43 condanne, con pene comprese tra i 20 anni e un anno di reclusione, nei confronti degli imputati coinvolti nel processo, con rito abbreviato istruito dalla Dda di Catanzaro contro il presunto clan Bevilacqua-Passalacqua di etnia rom, operante nel capoluogo di regione.

L’inchiesta

Secondo la Direzione distrettuale antimafia il gruppo di etnia rom è stato per anni un «elemento di supporto operativo nei confronti delle cosche storiche di Isola Capo Rizzuto, Cutro e di Catanzaro».  In particolare ha servito le cosche Arena, Grande Aracri e il clan dei Gaglianesi.

«Dopo il 2017 – è scritto nei brogliacci dell’inchiesta – il clan degli zingari ha assunto una sua autonomia strutturale  operativa rispetto alle altre cosche di ‘ndrangheta grazie al fatto che le cosche mafiose storiche operanti a Catanzaro, Cutro e Isola Capo Rizzuto hanno conferito ai capi del clan degli zingari doti di ‘ndrangheta per consentire loro di interagire all’interno delle dinamiche mafiose.  Tale apertura ha determinato le condizioni perché gli zingari progressivamente acquisissero l’expertise necessaria per costituire un gruppo indipendente operante nei settori degli stupefacenti, armi, estorsioni e reati contro il patrimonio, avvalendosi della forza di intimidazione mafiosa».

Sono accusati, a vario titolo di associazione mafiosa, procurata inosservanza di pena, ricettazione, detenzione abusiva di armi, furto, estorsione, associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti.

Le richieste

I pm Paolo Sirleo e Debora Rizza hanno invocato la condanna di Cosimo Abbruzzese, 12 anni di reclusione; Domenico Amato, 12 anni; Cosimo Berlingiere, 12 anni; Giuliana Berlingiere, 10 anni; Massimo Berlingiere, 14 anni; Ernesto Bevacqua, 20 anni; Luciano Bevilacqua, 20 anni; Massimo Bevilacqua, 20 anni; Michele Bruno, 10 anni; Mario Gigliotti, 8 anni; Alfonso Lanatà, 8 anni; Leonardo Gaetano Lerose, 6 anni; Antonella Passalacqua, 6 anni; Domenico Passalacqua, classe ’86, 20 anni; Emanuel Ribecco, 10 anni; Vincenzo Ribecco, 4 anni; Ivan Rossello, 10 anni; Domenico Sacco, 10 anni; Vincenzo Talarico, 8 anni; Luigi Vecceloque Pereloque, 20 anni; Luciano Abbruzzese, 2 anni e 8 mesi; Antonella Iuliano, 4 anni e 2 mesi; Francesca Passalacqua, 9 anni e 2 mesi; Fabrizio Veneziano, 8 anni; Maurizio Bevilacqua, 10 anni e 2 mesi; Armidio Bevilacqua, 10 anni; Stefania Bevilacqua, 13 anni e un mese; Domenico Passalacqua, classe ’73, 20 anni; Bartolomeo Scordo, 10 anni e un mese; Andrea Pelle, 6 anni e 5 mesi; Angela Tropea, 6 anni; Fabio Bevilacqua, 12 anni; Cosimo Bevilacqua, 2 anni e 9 mesi; Francesco Galeota, 9 anni e un mese; Antonio Delisi, 10 anni e 5 mesi; Luigi Mancuso, 7 anni e 6 mesi; Antonio Passalacqua, 10 anni e 6 mesi; Luciano Passalacqua, 5 anni e 4 mesi; Leonardo Vonella, 10 anni e 2 mesi; Andrea Scicchitano, 6 anni e 10 mesi; Santo Mirarchi, 4 anni e 8 mesi; Vincenzo Marchio, un anno e 2 mesi.
Chiesta l’assoluzione per Francesco Bevilacqua e Dante Mannolo.

La prossima udienza è stata fissata per il prossimo 17 maggio. La parola passerà al collegio difensivo composto, fra gli altri, dagli avvocati Michele Gigliotti, Stefano Nimpo, Gregorio Viscomi, Giuseppe Pitaro, Gianni Russano, Enzo Ioppoli, Danilo Iannello,  Alessandro Guerriero, Nicola Tavano, Arturo Bova.