Dopo il 2017, il gruppo rom avrebbe assunto una sua autonomia strutturale rispetto alle cosche storiche di Isola Capo Rizzuto, Cutro e del capoluogo
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Sono 32 le persone rinviate a giudizio nell’ambito del procedimento contro il presunto clan degli zingari di Catanzaro.
Secondo la Direzione distrettuale antimafia il gruppo di etnia rom è stato per anni un «elemento di supporto operativo nei confronti delle cosche storiche di Isola Capo Rizzuto, Cutro e di Catanzaro». In particolare ha servito le cosche Arena, Grande Aracri e il clan dei Gaglianesi. La Dda contesta l’esistenza della cosca Bevilacqua-Passalacqua.
L'inchiesta
«Dopo il 2017 – è scritto nei brogliacci dell’inchiesta – il clan degli zingari ha assunto una sua autonomia strutturale operativa rispetto alle altre cosche di ‘ndrangheta grazie al fatto che le cosche mafiose storiche operanti a Catanzaro, Cutro e Isola Capo Rizzuto hanno conferito ai capi del clan degli zingari doti di ‘ndrangheta per consentire loro di interagire all’interno delle dinamiche mafiose. Tale apertura ha determinato le condizioni perché gli zingari progressivamente acquisissero l’expertise necessaria per costituire un gruppo indipendente operante nei settori degli stupefacenti, armi, estorsioni e reati contro il patrimonio, avvalendosi della forza di intimidazione mafiosa».
Sono accusati, a vario titolo di associazione mafiosa, procurata inosservanza di pena, ricettazione, detenzione abusiva di armi, furto, estorsione, associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di stupefacenti.
Rinvii a giudizio
Il gup Chiara Esposito ha rinviato a giudizio:
- Antonio Abbruzzese, classe ’97;
- Antonio Abbruzzese, classe ’73;
- Cesare Amato, classe ’66;
- Damiano Berlingere, classe ’77;
- Francesco Berlingeri, classe ’95;
- Rosario Domenico Berlingeri, classe ’95;
- Vincenzo Berlingeri, classe ’45;
- Francesco Michael Bevilacqua, classe ’97;
- Marco Bevilacqua, classe ’88;
- Mirko Bevilacqua, classe ’94;
- Patrizio Bevilacqua, classe ’83;
- Silvana Bevilacqua, classe ’74;
- Rocco Candiloro, classe 71;
- Antonio Caroleo, classe 2000;
- Alessandro Catanzariti, classe ’84;
- Stefano Cavalieri, classe ’89;
- Giovanni Floro Lorenzo, classe ’74;
- Rosa Mannolo, detta Rossella, classe ’96;
- Francesco Marinaro, classe ’84;
- Leonardo Mazza, classe ’93;
- Antonio Paradiso, classe ’62;
- Andrea Passalacqua, classe ’99;
- Antonio Passalacqua, classe ’74;
- Cosimo Passalacqua, classe ’79;
- Daniele Passalacqua, classe ’90;
- Donato Passalacqua, classe ’52;
- Francesco Passalacqua, classe ’97;
- Marco Passalacqua, classe ’96;
- Pino Passalacqua, classe ’87;
- Daniele Veneziano, classe ’94;
- Francesco Veneziano, classe ’92;
- Pierino Veneziano, classe ’79.
Parti civili
Il processo avrà inizio il prossimo 8 maggio. Parti civili sono lo Stato, rappresentato dall’Avvocatura distrettuale; Simone Aiello; l’impresa di onoranze funebri Roberto Mercurio; Francesco Giglio; la ditta Sa.Mi di Michele Critelli; il Forum delle associazioni Antiusura. Gli imputati saranno difesi dagli avvocati Antonio Lomonaco, Alessandro Guerriero, Antonio Ludovico, Sergio Lucisano, Francesco Ansani, Nicola Tavano, Francesco Mazza, Piergiuseppe Cutrì, Maria Aiello, Anna Marziano, Francesco Mancuso, Helenio Caltaginese, Enzo Ioppoli, Stefano Nimpo, Emilio Vitaliano, Andrea Romeo, Antonio Pagliaro.