«Ci sono anche io tra gli attenzionati, ma evidentemente hanno fatto un buco nell’acqua perché non mi pare abbiano trovato informazioni rilevanti che mi riguardano». Lo ha detto Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria e vice segretario nazionale di Forza Italia, intervenendo a Tagadà, su La7, sull’inchiesta della Procura di Perugia sul presunto dossieraggio ai danni di politici, vip e imprenditori.

Leggi anche

«Trovo davvero odioso che ci possano essere pratiche del genere - ha detto Occhiuto -. Quello che mi stupisce di più è che un finanziere possa fare 10mila accessi a banche dati che contengono dati sensibili, e il Paese lo sappia perché un ministro, Guido Crosetto, fa una denuncia. Ma se il ministro non avesse fatto la denuncia che cosa sarebbe successo? Sarebbero continuati questi accessi? Quante altre volte in passato è accaduto questo? È davvero sconvolgente che i dati sensibili, peraltro utilizzati dalle nostre istituzioni, siano così vulnerabili. Io immagino che se c'è qualcuno che fa un certo numero di accessi, il sistema informatico che gestisce questi database lo dovrebbe segnalare».

Leggi anche

Cortei, Occhiuto: «Nessuna emergenza»

«Per un governo di centrodestra credo sia naturale aspettarsi che le piazze siano più sensibili, che ci siano più manifestazioni», ha detto poi Occhiuto a proposito dei cortei e delle manifestazioni. «Vorrei ricordare che appena si è insediato il governo Meloni la retorica di una parte vicina a queste piazze era quella per la quale ci sarebbe stato un governo fascista. Tutto ciò premesso, io non credo ci sia un'emergenza da questo punto di vista, nel senso che credo che le manifestazioni siano un fatto ordinario in un Paese democratico e chi governa deve metterle in conto. Poi fa bene il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a invitare a non sottovalutare quello che sta succedendo, ma non credo ci sia un'emergenza nel Paese su questo».