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«L'inchiesta sui pagamenti non dovuti effettuati dall'Asp di Reggio Calabria a beneficio della clinica Villa Aurora è frutto delle mie denunce alla Procura della Repubblica, risalenti a tre anni e mezzo addietro». Lo dice all'Agi l'ex commissario dell'Asp reggina, Santo Gioffrè, commentando l'operazione della Guardia di Finanza che oggi ha notificato un avviso di conclusione indagini nei confronti di 10 persone, tra i quali 8 funzionari dell'azienda sanitaria provinciale, in relazione ai reati di tentata truffa aggravata ai danni dello Stato e di falso ideologico commesso dal privato in atti pubblici.
L'inchiesta riguarda un atto di transazione tra l'Asp e il creditore Villa Aurora spa, per il pagamento a quest'ultima di circa 6 milioni di euro, tra capitale ed interessi. Il credito era relativo a prestazioni pregresse di varia natura (ambulatoriali, diagnostiche e specialistiche) in convenzione con il servizio sanitario nazionale.
Nel corso delle indagini sarebbe emerso che le fatture richiamate nell'atto transattivo, vantate come credito dalla società, in realtà erano già state riscosse in via ordinaria nel corso degli anni, come si evincerebbe dalle annotazioni riportate sul libro giornale di "Villa Aurora S.p.A.", riscontrate dai finanzieri. «Non appena venni a conoscenza di quanto accadeva - dice Gioffrè - informai la magistratura che avviò le indagini».