Mentre continuano ad arrivare attestazioni di solidarietà e vicinanza in seguito all'incendio della sua auto, il cronista si dice fiducioso nel lavoro delle forze dell'ordine e lancia un appello: «Questo territorio rischia di essere fagocitato dagli interessi criminali»
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«Mi trovo in una situazione che mai avrei immaginato. Anche se chi fa il cronista sa che atti del genere possono accadere da un momento all'altro, soprattutto se si vive in certi territori e si scrive dei loro interessi più reconditi». Lo ha detto all'Ansa il giornalista Luigi Cristaldi, collaboratore della Gazzetta del Sud, in relazione all'intimidazione che ha subito la scorsa notte con l'incendio doloso di una sua automobile.
Grave intimidazione | Cassano allo Jonio, incendiata nella notte l’auto del giornalista Luigi Cristaldi. Le reazioni
Tante le reazioni che in queste ore giungono da mondo politi, della cultura e dei sindacati. «Questa vicenda - ha aggiunto Cristaldi - ha letteralmente travolto me e tutti i miei familiari. Al contempo siamo stati colpiti dalla solidarietà ricevuta in queste ore da più parti. Ringrazio, in primis, le forze dell'ordine e la magistratura, che stanno lavorando per fare piena luce su quanto è accaduto. Sono certo che ci riusciranno. La giustizia ha dimostrato di avere i suoi tempi ma di essere, al contempo, inesorabile. Ringrazio le istituzioni politiche, gli amministratori e le tante persone che mi hanno contattato per esprimermi la loro vicinanza. Un grazie particolare lo rivolto ai colleghi della Gazzetta del Sud».
«Non mi preoccupo tanto - ha detto ancora Cristaldi - di quanto è accaduto a me. A preoccuparmi davvero è la situazione sociale che viviamo nella Sibaritide. Spero che questa ennesima intimidazione faccia capire a chi governa i processi decisionali che questo territorio non deve essere abbandonato al proprio destino e fagocitato dagli interessi criminali. Perché il rischio e la vera posta in gioco per il futuro è proprio questo».