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Due persone di Cosenza, un farmacista di 63 anni ed il presidente di un’associazione sportiva dilettantistica di ciclismo di 67 anni, sono finite agli arresti domiciliari in esecuzione di un’ordinanza restrittiva emessa dal Gip del tribunale di Cosenza Giusy Ferrucci su richiesta del sostituto procuratore titolare dell’inchiesta Giuseppe Visconti, dell’aggiunto Marisa Manzini e del procuratore capo Mario Spagnuolo.
L’ordinanza è stata eseguita dai carabinieri del Nas e del comando provinciale del capoluogo bruzio. I due soggetti arrestati sono accusati di aver messo in commercio attraverso canali illeciti, farmaci dopanti destinati ai ciclisti dell’associazione.
Le indagini hanno inoltre evidenziato responsabilità penali a carico di altri cinque indagati a piede libero tra cui un medico di base, fratello del farmacista, a cui risalgono i ricettari con cui venivano prelevati i farmaci; una dipendente della farmacia accusata di esercizio abusivo professionale e sanitaria, non essendo risultata in possesso dei titoli necessari ad esercitare all’interno della farmacia stessa; tre ciclisti dell’associazione accusati di aver acquistato e utilizzato illecitamente i farmaci dopanti.
Inoltre è stato disposto il sequestro preventivo della farmacia ubicata nella frazione Sant’ippolito di Cosenza ed il sequestro per equivalente di 734 mila euro, somma pari all’entità della truffa stimata ai danni del Servizio Sanitario Nazionale.
Salvatore Bruno