Sono cinque complessivamente le persone tratte in arresto con l’accusa di aver violentato e seviziato una donna per dieci anni. I fatti si sarebbero consumati a Corigliano Rossano. A finire in manette P.L.G., S.G., W.O., G.M. e S.B, tutti di Corigliano Rossano. Tutti sono accusati di violenza sessuale di gruppo ed estorsione.

Le indagini coordinate dalla Procura di Castrovillari sono scaturite dalla denuncia presentata da una cittadina albanese la quale riferiva con dovizia di particolari una serie di interminabili violenze sessuali, sevizie e soprusi di ogni genere spiegando come una relazione sentimentale extraconiugale con uno degli indagati si fosse in breve tempo trasformata in un’escalation di brutali violenze fisiche e psicologiche. Gli indagati sarebbero arrivati addirittura a minacciare la vittima che avrebbero ucciso il figlio di appena 5 anni e il compagno qualora si fosse rifiutata di fornire prestazioni sessuali.

La donna sarebbe stata costretta a prostituirsi e a subire rapporti sessuali di gruppo e pratiche sessuali violente consistenti in vere  e proprie sevizie nonché a consegnare agli indagati somme di denaro sotto la minaccia di divulgare filmati che la ritraevano in atteggiamenti sessuali.

La donna, a causa delle continue violenze subite, si sarebbe recata anche per due volte in un ospedale di Roma giustificandosi con i familiari di avere una malattia che gli provocava segni evidenti sul corpo.

Durante le perquisizioni domiciliari a carico degli indagati, sono stati rinvenuti 480 grammi di marijuana, un bilancino di precisione ed una serra per la coltivazione indoor della stessa marijuana. Sono in corso ulteriori indagini al fine di addivenire alla identificazione di altri soggetti che nel corso di questo lungo lasso di tempo si sono resi corresponsabili di violenze sessuali nei confronti della cittadina albanese.