I carabinieri hanno eseguito tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre componenti della famiglia Lo Bianco
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Sequestro di persona, lesioni, detenzione illegale di un’arma da fuoco. Questi i reati a vario titolo contestati a tre fratelli di Vibo Valentia, arrestati dai carabinieri. Si tratta di Luca Lo Bianco, 47 anni, Antonio Lo Bianco, 40 anni, e Salvatore Lo Bianco, 35 anni, destinatari di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere eseguita dai carabinieri della Compagnia di Vibo Valentia. Salvatore Lo Bianco è stato arrestato a Bologna. La vicenda si lega al ricovero in ospedale a Vibo il 22 settembre scorso di una donna 40enne di Rombiolo, compagna di Luca Lo Bianco, presentatasi con ferite, ecchimosi e contusioni su tutto il corpo.
Aveva raccontato ai carabinieri - avvertiti dai sanitari del 118 dell’arrivo della donna in gravi condizioni - di essere stata picchiata, rinchiusa in un furgone e traportata in un luogo al chiuso. Domenica 23 settembre i carabinieri avevano compiuto nel quartiere Affaccio di Vibo Valentia una perquisizione all’interno di un furgone di marca Renault. Il tutto alla ricerca di elementi utili a riscontrare l’ipotesi che la donna potesse essere stata trasportata in un furgone prima o dopo essere stata aggredita. I tre fratelli arrestati sono figli di Michele Lo Bianco, alias “U Ciucciu”, 70 anni, condannato in via definitiva (pena già scontata) a 4 anni ed 8 mesi per associazione mafiosa (clan Lo Bianco) nel processo nato dall’operazione “Nuova Alba”. Michele Lo Bianco è fratello di Carmelo Lo Bianco, alias “Sicarro”, boss dell’omonimo clan di Vibo Valentia deceduto nel dicembre del 2016.
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