Il medico di base che ha denunciato e i familiari della vittima già ascoltati in commissariato. Sia l'Azienda sanitaria che la Procura hanno avviato indagini (ASCOLTA L'AUDIO)
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Quanto accaduto nel Reggino e denunciato dal medico di base Salvatore Oriente è finito al centro di un’inchiesta della Procura che adesso vuole vederci chiaro ed accertare eventuali responsabilità sulla morte della donna di Villa San Giovanni in attesa dell’arrivo dell’ambulanza che, una volta sul posto era comunque senza medico a bordo. Il medico e i familiari sono già stati ascoltati in commissariato mentre, in parallelo anche l’Asp si è attivata per fornire un quadro quanto più puntuale e fedele alla realtà per constatare se, effettivamente, ci siano delle responsabilità.
«Abbiamo indetto un Audit per accertare se ci siano state nella procedura degli errori – ci ha spiegato il direttore sanitario dell’Asp Domenico Minniti – in modo tale da poter correggere la procedura e migliorare l’efficacia e l’efficienza del sistema». Ma da una prima ricostruzione fatta dall’Asp pare che i tempi d’attesa indicati dal medico villese non siano conformi a quanto registrato dalla sala operativa. «La carenza del medico, in questo caso specifico, non avrebbe fatto la differenza in quanto all’arrivo del mezzo il decesso della paziente era già avvenuto quindi se ci fosse stato il medico a bordo fondamentalmente non sarebbe cambiato nulla anche perché un medico era presente sul posto ed era proprio il dottor Oriente. Sulla tempistica – chiarisce Minniti – io mi sono recato personalmente alla centrale operativa e ho acquisito i dati e ascoltato le registrazioni delle telefonate, tutto materiale che è già stato acquisito dalla Procura la quale sta svolgendo un’indagine che è parallela alla nostra e che è volta a verificare o escludere eventuali responsabilità di tipo penale. Dalla prima ricostruzione e dalle registrazioni acquisite non risulta che siano passati 90 minuti o 60 come in un secondo momento è stato detto correggendo il tiro, dall’attivazione all’arrivo dell’ambulanza, anzi siamo nei tempi previsti dalla norma intorno ai 20 minuti».
Resta, però, l’emergenza che non riguarda solo la Calabria. Mancano medici e mezzi e la norma non sembra rispondere alle esigenze del territorio. «Probabilmente, così come è stato impostato fino ad ora – conferma Minniti – il sistema è un po’ anacronistico e forse andrebbe rivisto. L’utilizzo di un’ambulanza ogni 60mila abitanti cosi come prevede la norma potrebbe essere, e da noi sicuramente lo è, molto restrittiva e andrebbe rivista».