VIBO VALENTIA - Don Salvatore Santaguida (nella foto), il prete coinvolto nell’operazione “Romanzo Criminale”, ha rassegnato le dimissioni da parroco della chiesa di San Sebastinao  a Pizzo, incarico che ricopriva da qualche settimana dopo il trasferimento dalla  parrocchia di Stefanaconi.  Dimissioni che il vescovo della diocesi Mons. Lugi Renzo non avrebbe accettato , disponendo invece la sospensione  temporanea dall’incarico. Il vescovo avrebbe già provveduto a nominare un sostituto.

L’inchiesta -  Le dimissioni di Santaguida, sarebbero legate al coinvolgimento dello stesso nell’ inchiesta  della Dda di Catanzaro che lo vede indagato per concorso esterno in associazione mafiosa. Fu lo stesso Santaguida, all’indomani dell’operazione Romanzo, a chiedere scusa ai suoi parrocchiani per  i disagi che il suo coinvolgimento nell’inchiesta avrebbe potuto arrecare ,  confidando nella giustizia che  avrebbe chiarito  tutto. Secondo l’inchiesta, il parroco  avrebbe favorito esponenti del clan Patania  di Stefanaconi. In particolare il prete, avrebbe rappresentato l’anello di congiunzione tra  questi e l’ex comandante della stazione dei carabinieri di Sant’Onofrio Sebastiano Cannizzaro. Quest’ultimo raggiunto da ordinanza di custodia cautelare in carcere.