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Il sacerdote – la cui morte ha provocato commozione e sgomento tanto nel Vibonese quanto nel Reggino, dove don Aldo aveva iniziato la sua missione pastorale, si sarebbe gettato nel vuoto, dalla rupe di Tropea, al culmine di un grave momento di depressione, alimentato da diversi problemi di carattere familiare e personale: la madre ammalata, un fratello ammalato, un altro deceduto giovanissimo.
Diversi testimoni ascoltati dai militari dell’Arma hanno descritto il religioso come “rabbuiato” e “rattristito” negli ultimi tempi, durante i quali ogni piccolo problema gli sarebbe apparso come un ostacolo insormontabile. Parroco dell’Annunziata e priore dei Frati minori, sempre nelle ultime settimane avrebbe anche manifestato di avvertire si troppo il peso della responsabilità. Un disagio somatizzato anche sul corpo, con evidenti ripercussioni sulla sua salute psico-fisica. Fino all’estremo gesto.