In questo momento sono ricoverati al policlinico di Catanzaro. Tra le ipotesi al vaglio c'è anche quella della riconversione di una residenza privata in struttura Covid e a totale carico della Regione
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Sono 32 gli ex degenti della Domus candidati ad una nuova trasferta, ancora una volta affidata alle trattative dell'azienda sanitaria provinciale che nei giorni scorsi ha contattato tutti i titolari delle residenze sanitarie assistenziali accreditate in Calabria, circa 60, per ottenere la disponibilità al trasferimento.
In questo momento, sono 49 gli ex ospiti della casa di riposo ricoverati al policlinico Mater Domini di Catanzaro. Di questi, 32 dovrebbero essere trasferiti perché non neccesitano di cure ospedaliere dando la possibilità di liberare posti letto.
L'appello dell'Asp per ora ha prodotto solo un buco nell'acqua, i titolari pur mostrando cauta apertura hanno richiesto condizioni di sicurezza per evitare il ripetersi di un nuova caso Chiaravalle. La soluzione al momento più quotata è quella della riconoversione di una rsa in struttura totalmente Covid, che ovviamente richiederà un ritocco al rialzo delle tariffe prevedendo quote interamente a carico del sistema sanitario pubblico. Al cento per cento a carico della Regione (o dei contribuenti) che dovrà anche fornire dispositivi di protezione e ogni presidio di sicurezza per limitare nuovi contagi e nuovi morti.